da Globalizzazione a Digitalizzazione e Sostenibilità”
Negli ultimi cinquant’anni, il panorama geopolitico ed economico globale ha subito cambiamenti radicali, che hanno trasformato profondamente il modo in cui le aziende approvvigionano risorse, gestiscono i fornitori e costruiscono le loro filiere. Dalla Guerra Fredda alla globalizzazione, dalla crisi finanziaria del 2008 alla pandemia di COVID-19, ogni periodo storico ha introdotto nuove sfide e opportunità per le aziende, portandole a rivedere costantemente le loro strategie.
Analizziamo qui le principali tappe di questa evoluzione, evidenziando come i mutamenti geopolitici abbiano influenzato scelte e modelli nella gestione della Supply Chain.
Anni ’70 e ’80: Guerra Fredda e nascita della globalizzazione
Negli anni ‘70 e ‘80, il contesto geopolitico era ancora dominato dalla Guerra Fredda, che divideva il mondo in due blocchi economici e politici contrapposti. Tuttavia, questo periodo vide anche l’inizio della globalizzazione, favorita dalla deregolamentazione economica e dall’ascesa di potenze regionali come il Giappone.
Le aziende iniziarono a concentrarsi sul costo come principale variabile strategica. Le politiche di outsourcing e delocalizzazione si diffusero, spingendo le imprese a trasferire la produzione in paesi con costi del lavoro inferiori, come il Messico e alcune nazioni asiatiche. Il Giappone introdusse modelli innovativi, come il Just-in-Time (JIT), che trasformarono la gestione degli inventari e delle forniture.
Questo periodo fu anche caratterizzato dalla crescente volatilità dei mercati delle materie prime, a causa di eventi come la crisi petrolifera del 1973. Le aziende dovettero sviluppare strategie per mitigare i rischi legati alla dipendenza da fornitori unici o da regioni instabili.
Fonte: Il Sole 24 Ore