Da Lara a Google Translate: breve guida ai traduttori che usano l’Ai

Da Lara a Google Translate: breve guida ai traduttori che usano l’Ai

Tradurre presto, meglio, a costi più bassi. Questa è la promessa dei traduttori basati su intelligenza artificiale. Ma si fa presto a dire “AI translator”: dietro questa categoria di soluzioni c’è un mondo di differenze. Ci sono i servizi generici, come ChatGpt e Gemini, che traducono ma non è la loro specialità. Ma anche quelli consumer, gratuiti, di Google e Microsoft (Bing). Infine quelli a pagamento, più professionali, che hanno però anche versioni gratuite limitate. E anche tra questi ultimi ci sono differenze di specializzazione e vari livelli di “customizzazione” possibile da parte di aziende che li utilizzano.

In questa categoria di prodotti c’è poi uno storico attore italiano, Translated, che a novembre ha lanciato un nuovo traduttore, Lara, per la prima volta rivolto anche a un pubblico di consumatori e professionisti (mentre prima vendeva i servizi solo a grandi aziende).

Vediamo alcuni dei più famosi traduttori testuali. Anche se alcuni di questi servizi fanno anche traduzione di audio/video (in tempo reale o no), per queste funzioni ci sono altri servizi più specializzati da considerare.

Deepl

Il primo nome di servizio dedicato alla traduzione con IA è probabilmente Deepl, nel mondo. In trenta lingue, che è meno di alcuni concorrenti; ma riesce a essere più veloce e più accurato. Supporta anche allegati in vari formati, ha app ed estensioni browser. Ha una versione con utilizzi giornalieri limitati e tariffe da 8,99 euro al mese per utente. Tutte quelle a pagamento hanno traduzione illimitate di testi e limiti di crescenti per file allegabili. Chi paga di più ha glossari più numerosi (permettono di specificare le traduzioni di parole e frasi brevi) e possibilità di integrazione con Cat tool (software di traduzione assistita).

Lara di Traslated

Lara è gratis fino a 5mila caratteri al giorno, poi si paga 9 o 29 dollari al mese a seconda degli utilizzi. “Rispetto ai concorrenti abbiamo addestrato il modello AI su capacità di ragionare e capire il contesto della traduzione”, spiega il fondatore Marco Trombetti. Capisce quando la traduzione è incerta e chiede chiarimenti all’utente. Capire il contesto consente di evitare errori marchiani di traduzioni “come tradurre ‘red earth’ le parole italiane ‘terra rossa’ per un testo che parla di tennis”. “È stata addestrata con interi documenti (invece che, classicamente, con brevi frasi) in modo da tradurre meglio capendo il contesto. È progettata per collaborare con il traduttore umano. Per ottimizzarla l’abbiamo allenata anche con i testi delle discussioni tra traduttori e revisori di testi”, riassume Trombetti.

Fonte: Il Sole 24 Ore