Da Microsoft a Blackrock, ecco il piano di Meloni per spingere gli investimenti tecnologici in Italia

In una giornata drammatica per le notizie provenienti dal Medio Oriente, che ha imposto la convocazione del G7 e aumentato l’allerta per il nutrito contingente italiano della missione Unifil Onu al confine tra Libano e Israele, è passata quasi inosservata la notizia dell’incontro a Palazzo Chigi tra Giorgia Meloni e il presidente di Microsoft, Brad Smith, che proprio ieri ha annunciato un investimento di 4,3 miliardi di dollari nei prossimi due anni. Obiettivo: sviluppare data center necessari a sostenere la crescente richiesta di servizi di intelligenza artificiale.

Le prospettive di BlackRock

Una decisione di per sé rilevante ma che assume un’importanza ancora maggiore se si guarda al contesto, a quanto avvenuto nelle ultime settimane. Solo 48 ore prima, ospite della Presidenza del Consiglio era stato il presidente e amministratore delegato di BlackRock, Larry Fink, con il quale, si legge nella nota di Palazzo Chigi diffusa poco dopo, la premier ha avuto un approfondito scambio di vedute sui possibili investimenti del fondo statunitense in Italia. Anche in questo caso al centro c’è lo sviluppo dei data center nonché delle infrastrutture energetiche di supporto ma anche interventi in settori più tradizionali come i trasporti, al punto che secondo alcuni BlackRock potrebbe avere un ruolo nella possibile privatizzazione di Fs.

Negli Usa colloqui con le Big tech

Ma questi sono appunto solo gli ultimi due casi. Una decina di giorni prima nella sua trasferta a New York per partecipare all’assemblea generale delle Nazioni Unite, Meloni aveva scelto di farsi consegnare da Elon Musk il Global Citizen Award assegnatole dall’Atlantic Council. Una decisione che è stata letta come il tentativo della premier italiana e leader della destra di riavvicinarsi a Donald Trump – in vista di un suo possibile ritorno alla Casa Bianca – attraverso il patron di Tesla e di X notoriamente tra i principali sostenitori del candidato repubblicano. Meloni ha sempre smentito questa interpretazione sottolineando di aver scelto Musk per il suo genio imprenditoriale legato alle nuove tecnologie con il quale aveva stabilito un rapporto in tempi non sospetti. Probabile che entrambe le versioni siano vere. In quegli stessi giorni infatti la premier ha avuto una serie di colloqui con altri rappresentanti delle Big tech come Google-Alphabet, Motorola o Sam Altman di Open Ai. E proprio la società che ha dato i natali a ChaptGPT (ecco un altro esempio) ha firmato in queste ore un accordo con Cdp Venture per rafforzare il posizionamento dell’Italia nello sviluppo e nell’utilizzo dell’intelligenza artificiale, «promuovendo così l’innovazione dell’ecosistema nazionale».

Il legame col Piano Mattei

È una strategia che punta a far crescere l’Italia in un settore sempre più cruciale anche per le ricadute politiche. Meloni ne è convinta e lega il tema delle nuove tecnologie anche al Piano Mattei e al rapporto con i Paesi africani, con l’Italia determinata a fare da ponte. È quello che ha ripetuto più volte. Che sostiene fin dal suo arrivo a Palazzo Chigi. E ha rilanciato al G7 del giugno scorso a Borgo Egnazia invitando diversi leader africani e dedicando all’intelligenza artificiale un panel ad hoc alla presenza del presidente Usa, Joe Biden, e dei vertici delle Big teck alcuni dei quali – come si è detto – sono passati di recente anche per Roma.

Fonte: Il Sole 24 Ore