Da Phillips risultati inferiori alle stime, in linea con gli ultimi incanti

Le problematiche a livello economico e geopolitico non aiutano i collezionisti ad apprezzare in modo sereno i capolavori offerti in asta e, in questa situazione, il nervosismo è stato sicuramente il protagonista nelle sale d’asta a New York, soprattutto, tra i manager delle case aste consapevoli dei rischi derivanti dalle numerose garanzie che hanno sostenuto la realizzazione dei cataloghi.
Cala il sipario a New York per Phillips che ha battuto due importanti vendite: Living the Avant Garde: The Triton Foundation Collection e l’asta serale 20th Century & Contemporary Art, Evening Sale Part II. Il risultato aggregato delle due aste è stato pari a 154,6 milioni di dollari, valore comprensivo del buyer’s premium, un ammontare che rispetto alla stime pre asta è stato al di sotto delle attese. L’aggregato senza buyer’s premium si è, infatti, attestato a 128,1 milioni di dollari, mentre le stime di prevendita aggregate erano comprese tra 146 a 193,6 milioni di dollari (valori calcolati senza commissioni). Nonostante risultati inferiori alle previsioni, la casa d’asta ha dichiarato di aver registrato il secondo miglior risultato di una singola sera nella storia della casa d’asta e un miglioramento dell’11% su base annua rispetto al totale dell’asta serale del novembre 2022. Il favorito «Abstraktes Bild (636)»,1987 ha registrato il quarto record d’asta per un dipinto di Gerhard Richter raggiungendo 30 milioni di dollari (34,8 milioni di dollari con le tasse) e un nuovo record per Jadé Fadojutimi con «Quirk my mannerism» del 2021 aggiudicato per 1.935.500 dollari dalla stima tra 600 – 800.000 dollari.

Garanzie e tassi di vendita

Considerato i capolavori in vendita, soprattutto, quelli della collezione Triton, Phillips ha rilasciato diverse garanzie. Su un totale di 56 lotti 30 erano garantiti dalla casa d’asta che ha condiviso il rischio con finanziatori terzi. La stima complessiva delle opere garantite è stata di 119,5 milioni di dollari, una cifra inferiore di soli 8,6 milioni di dollari rispetto al totale di 128,1 milioni di dollari per entrambe le vendite .
Prima dell’asta quattro lotti sono stati ritirati e due non hanno trovato un acquirente, nel complesso sono state 54 le opere aggiudicate delle 60 previste in origine, con un tasso di sell-through del 90% che sale al 96% se si escludono le quattro opere ritirate.

La collezione Triton

I primi lotti ad essere battuti sono stati quelli della Triton Collection Foundation, una delle più grandi collezione d’arte privata dei Paesi Bassi. In vendita 30 opere per un valore stimato in almeno 70 milioni di dollari, ammontare confermato dal risultato finale pari a 69,9 milioni di dollari (84,7 milioni di dollari con le commissioni), appena al di sotto della stima. La vendita di una parte della Collezione Triton, fondata dal magnate olandese Willem Cordia, morto nel 2011, e da sua moglie Marijke van der Laan, rappresenta un classico passaggio generazionale in quanto il patrimonio artistico della coppia è stato trasferito alla fondazione che conta “centinaia” di opere. Il ricavato dalla vendita sarà destinato dagli eredi, ovvero i due figli, all’acquisto di “opere più in linea con i loro gusti”.
Secondo un portavoce di Phillips, “la stragrande maggioranza” delle opere offerte non ha mai avuto passaggi in asta e solo tre sono state battute negli ultimi 20 anni. Uno dei top lot era sicuramente «Le 14 juillet», 1912-13 di Fernand Léger, che include un dipinto scoperto di recente sul retro di una serie precedente di Léger, «Fumées sur les toits», 1911-12. L’opera, che presenta la celebrazione del Giorno della Bastiglia con diverse bandiere francesi che sventolano, era stimata tra i 15 e i 20 milioni di dollari e ha raggiunto 17,6 milioni di dollari con le commissioni (15 milioni di dollari che corrisponde alla stima minima pre asta). Il secondo prezzo più alto raggiunto nell’asta Triton è stato quello di «La Femme en corset lisant un livre» di Pablo Picasso, che ha realizzato 12,5 milioni di dollari, al di sotto di una stima bassa di 15 milioni di dollari (circa 14,8 milioni di dollari con il buyer’s premium). Hanno superato i cinque milioni l’opera cubista di Georges Braque «La bouteille de Bass» (1911-12) venduta per 7 milioni di dollari (8,5 milioni di dollari con il buyer’s) e «Untitled» di Joan Mitchell del 1954, aggiudicato per 6,5 milioni di dollari (7,9 milioni $ con il buyer’s premium), al di sotto degli 8 milioni di dollari di stima.
Infine degno di nota il risultato registrato da «Purple, Orange & Green», 1958 di Sam Francis che ha quasi raddoppiato la stima minima di 200.000 dollari raggiungendo 380.000 dollari (482.600 dollari con le commissioni).

The 20th century and contemporary art

Per l’arte del XX secolo e contemporanea i risultati hanno deluso le aspettative e la serata si è chiusa con un ammontare totale di 58,2 milioni di dollari (69,9 milioni di dollari con le commissioni) inferiore del 20% alla stima iniziale di 72,7 milioni di dollari. Escludendo i quattro lotti ritirati dalla vendita la situazione non cambia in quanto la stima minima rivista era pari a 60,5 milioni di dollari, anche se di poco, ma ancora superiore al totale dell’aggiudicato. Tra i lotti ritirati un’opera di Joan Mitchell, «Blueberry» del 1962. Tra i lotti che hanno registrato valori inferiori alle stime: «Seasonal Green» 1969 di Lynne Drexler aggiudicato a 280.000 dollari, contro una stima di 300-500.000 dollari, mentre la scultura «Balloon Venus», 2013-17 di Jeff Koons, di colore magenta, è stata aggiudicata a 2,4 milioni di dollari contro una stima minima di 3 milioni di dollari.
Il top lot della serata è stato il già citato dittico di Richter, «Abstraktes Bild (636)». Dipinto nel 1987, l’opera aveva una stima di prevendita non pubblicata che si aggirava intorno ai 30 milioni di dollari e a questa cifra è arrivata l’offerta vincente (le commissioni hanno portato il prezzo finale a 34,8 milioni di $). Anche la seconda opera più costosa venduta nella seconda parte della serata, «Ein Roter», 1966 di Georg Baselitz, ha raggiunto la stima più bassa, realizzando 6 milioni di $ (7,3 milioni di $ con il buyer’s).

Gli ultracontemporanei

Nel segmento degli ultra-contemporanei i risultati più vivaci sono stati ottenuti dalla pittrice canadese Ambera Wellmann, al debutto in asta, la sua opera è stata aggiudicata a 105.000 dollari (133.350 dollari con le commissioni), circa due volte e mezzo la stima minima di 40.000 dollari. A questo risultato ha fatto seguito un’opera astratta «Dark companion» di Lucy Bull del 2020 battuta per 820.000 dollari (1,04 milioni di dollari con le tasse), più del doppio del suo obiettivo minimo di 400.000 dollari. E il già citato record di Fadojutimi, «Quirk my mannerism», 2021 venduto con l’aggiudicazione di 1,55 milioni di dollari (1,9 milioni di dollari con le tasse), quasi il doppio della stima massima di 800.000 dollari.

Fonte: Il Sole 24 Ore