Da Sirmione a Chioggia, lungo le strade piene di arte del Lombardo-Veneto

In Piazza dei Signori la splendida basilica, centro della vita politica cittadina. Poco distante il Teatro Olimpico, il primo teatro coperto al mondo, capolavoro tuttora in attività. Nelle strade del centro innumerevoli palazzi nobiliari firmati dal Palladio e tutt’intorno le ville, le splendide ville palladiane, disseminate nella campagna veneta e concentrate lungo il fiume Brenta tra Padova e Venezia.

Oltre Vicenza Aida ci porta a Padova su un itinerario ben segnalato, che mette in rete varie ciclabili. Con una breve deviazione si può raggiungere Abano per un bagno termale a 37 gradi sotto i colli Euganei.

L’ingresso a Padova è dal Prato della Valle, una delle piazze più belle d’Italia a pochi metri dalla basilica di Sant’Antonio, luogo di pellegrinaggio che attira fedeli da tutto il mondo. A un passo da lì il Palazzo della Ragione, Piazza delle Erbe, Palazzo Bo, da 800 anni sede dell’Università di Padova.

Qui è nato il primo teatro anatomico del mondo (1595). Qui Galileo, sfidando i dogmi del pensiero dominante dell’epoca, insegnava che la terra non è piatta ma sferica. In questo ateneo nel 1678 per la prima volta una donna, Elena Lucrezia Cornero, ha potuto fregiarsi di una laurea.

Dove un tempo sorgeva l’anfiteatro romano oggi sorge la Cappella degli Scrovegni, famosa per gli affreschi trecenteschi di Giotto. Qui per la prima volta nella storia dell’arte cristiana un pittore ha osato rappresentare il bacio tra un uomo (Gioacchino) e una donna (Sant’Anna), i genitori di Maria e quindi nonni materni di Gesù.

A pochi passi da Piazza delle Erbe lo splendido Caffè Pedrocchi, locale storico d’Italia e fucina del nostro Risorgimento, è da 190 anni il salotto della città.

Aida prosegue verso Venezia, regalando una serie di ville palladiane tra le più famose, come la Malcontenta e Villa Pisani.

Poi – che dire? – Venezia. E ancora gli splendori del Lido con i grandi alberghi di inizio Novecento, le atmosfere del Tonio Kroeger di Thomas Mann care a Luchino Visconti, il Festival del Cinema. Poi la semplicità di Pellestrina, isola di pescatori. E infine Chioggia. Da lì in treno a casa.

Buona pedalata!

Fonte: Il Sole 24 Ore