Da Wizz Air a Easyjet, perché gli slot di Milano Linate sono così ambiti

Da Wizz Air a Easyjet, perché gli slot di Milano Linate sono così ambiti

L’eredità di Alitalia

La vecchia Alitalia ha sempre avuto il controllo della maggioranza degli slot di Linate, anche se nel tempo i voli si sono ridotti e non tutti gli slot vengono utilizzati regolarmente. Così Ita, che ha ereditato le attività di Alitalia, detiene circa il 60% degli slot, gli spazi orari nel city airport. Il gruppo Lufthansa insieme alle compagnie controllate ha circa il 6% degli slot. Pertanto dalla concentrazione tra i due gruppi si arriverebbe al 66% degli slot in capo a un solo soggetto.

La Ue ha chiesto sacrifici

Troppi, secondo l’Antitrust europeo. Per questo la direzione generale per la Concorrenza della Commissione Ue ha chiesto, tra le condizioni per approvare l’accordo, che ci sia una “rinuncia” a una quota cospicua degli slot del polo Ita-Lufthansa. L’entità del taglio richiesto non è stata dettagliata, ma questo è il sacrificio più pesante imposto da Bruxelles.

Proposta la rinuncia a 11 coppie di slot

Lufthansa in quanto compratore, insieme al ministero dell’Economia quale venditore, ha messo sul tavolo del negoziato una riduzione di 11 coppie di slot di Ita, che danno diritto a 11 atterraggi e altrettanti decolli, ovvero 22 movimenti aerei, corrispondenti a 11 frequenze giornaliere dallo scalo milanese. È tanto o è poco?

Proposta di rinuncia al 7% dei movimenti

In base ai movimenti aerei consentiti a Linate, 22 movimenti aerei al giorno equivalgono al 7,1% dei movimenti massimi consentiti. Rinunciare a questi slot non significa automaticamente ridurre i voli: perché Ita ha più slot di quelli che usa effettivamente. Però se gli slot che vengono rilasciati devono essere utilizzati da altri vettori, essendo l’aeroporto saturo, per far posto a nuovi voli dovrebbero essere ridotti i voli attuali. La questione andrà quindi chiarita vedendo anche quali sono gli orari degli slot a cui Ita e Lufthansa rinuncerebbero.

A chi vanno gli slot

Che fine farebbero gli slot che Ita lascerebbe liberi? Spetta all’ente che coordina gli slot, Assoclearance, riassegnarli ad altre compagnie che ne facciano richiesta. Le norme internazionali stabiliscono che in uno scalo “coordinato”, cioè soggetto a restrizioni di traffico come è Linate, metà degli slot liberati devono andare ai vettori nuovi entranti (una regola nata per favorire la concorrenza) e metà devono andare a chi ne abbia fatto richiesta, secondo una lista d’attesa.

Fonte: Il Sole 24 Ore