Dacia Spring, la citycar a batteria con un prezzo pop

Dacia Spring è l’auto elettrica cittadina e abbordabile per antonomasia e, a 3 anni dalla presentazione e dopo oltre 150mila unità vendute, si rinnova con un look più moderno, un abitacolo più curato e una dotazione migliorata per comfort e sicurezza. Nuovi sono i gruppi ottici, con firma luminosa a Y, nuovi i paraurti serigrafati e in plastica colorata per resistere meglio ai graffi.

Nuovi anche il cofano motore, i passaruota e il portellone. Identiche le misure per l’abitacolo che impiega plastiche migliori a tinte più vivaci e presenta soluzioni più moderne come gli attacchi YouClip per gli accessori tra cui la docking station per lo smartphone. Quest’ultimo può essere governato, grazie ad una app specifica, tramite i comandi sul nuovo volante, finalmente regolabile in altezza. In alternativa c’è un sistema infotelematico completo con schermo a sfioramento da 10”, Android Auto e Carplay wireless, navigazione online gratis per 8 anni nonché due prese USB-C e retrocamera. In tutto ci sono vani per 33 litri ed è stato aggiunto un frunk da 35 litri, ad integrazione del bagagliaio cresciuto a 308 litri (+6%) e ampliabile a 1.004 litri abbattendo lo schienale unico posteriore che, tolto del tutto sulla versione Cargo omologata N1, permette di avere 1.085 litri con 382 kg di capacità di carico. Veicolo, quest’ultimo, ideale per i business urbani: dagli artigiani alle piccole consegne che devono muoversi nelle aree cittadine con limitazioni del traffico per i veicoli termici.

Niente male per un’auto lunga 3,7 metri e che, grazie ad un raggio di sterzata di soli 4,8 metri e una larghezza di 1,58, si manovra e si infila praticamente dappertutto. Nuove anche la plancia e la strumentazione, ora digitale su pannello da 7”, e nuovo anche il selettore della trasmissione a levetta invece che a manopola: continua a mancare la posizione P e la vettura si blocca solo con il freno a mano, in compenso c’è la B che permette di recuperare più energia. Diventa più completa, per legge, la dotazione di sicurezza che ora comprende: frenata automatica d’emergenza, mantenimento della corsia, allerta per la stanchezza del guidatore, chiamata in caso di emergenza e avviso per i limiti di velocità.

Nuovi l’assetto, anche con ruote da 15”, e la scatola di sterzo mentre i motori (da 33 kW e 48 kW) rimangono identici così come la batteria da 26,8 kWh con caricatore da 7 kW (30 kW in CC optional) che ora consente anche il V2L. Dati non esaltanti, ma coerenti con la grande leggerezza della Spring: solo 984 kg per avere consumi bassi, un’autonomia più che degna per una cittadina (225 km) così che per la ricarica è sufficiente anche la presa domestica, decisamente più comoda e conveniente delle colonnine pubbliche.

Alla guida è una cittadina coerente: il rollio non è quello di un go-kart e se la prende comoda ad ogni manovra data con lo sterzo, ma è pronta all’acceleratore, consuma davvero poco ed è gentile sui tombini. La Dacia Spring parte da 17.900 euro, ma occhio: la piccola rumena è fatto in Cina e, se i dazi ancora in discussione fossero varati, il listino ne risentirà.

Fonte: Il Sole 24 Ore