Dacia sta sviluppando una city car elettrica da 18 mila euro

Dacia sta sviluppando una city car elettrica da 18 mila euro

Dacia è in piena fase di sviluppo di una city car elettrica che sarà prodotta in Europa e commercializzata a circw 18 mila euro. Strettamente legata alla nuova Renault Twingo potrebbe forse succedere alla Spring che, invece, veniva importata dalla Cina. “Ci stiamo preparando a fare un ulteriore passo avanti in termini di accessibilità di un’auto elettrica” ha detto il ceo del Renault Luca de Meo in occasione dei risultati finanziari del gruppo confermando che il modello dovrebbe avere un prezzo di 18 mila euro.

Eviterà le tariffe di importazione dalla Cina

Senza contare che la produzione europea della nuova city car di Dacia significherà evitare le tariffe di importazione imposte alle vetture come la Spring di produzione cinese. De Meo ha poi aggiunto che sarà pronta in appena 16 mesi “Sfido qualsiasi concorrente al mondo a produrla in un tempo così breve” ha aggiunto il ceo del gruppo francese. Oltre all’accessibilità la city car offrirà molto più tecnologia, oltre che prestazioni più brillanti e anche maggiore autonomia di utilizzo rispetto all’attuale Spring.

Tempi record di produzione made in Cina

La nuova city car Dacia che è in fase di sviluppo parallelo condividerà la piattaforma AMPR Small della nuova Twingo, la stessa architettura che è alla base delle Renault 4 e 5. “Siamo passati alla velocità della Cina” ha spiegato De Meo che la tempistica record si spiega con la partnership che fa parte anche del programma della nuova Twingo garantita da una società di consulenza cinese espressamente esperta in ricerca e sviluppo. Insomma un ulteriore valore della nuova city car

Drastica riduzione dei costi di produzione

Per non parlare del fatto che la nuova city car di Dacia beneficerà di una drastica riduzione di costi di produzione se paragonata ad altri modelli del gruppo Renault. Non a caso la nuova Twingo secondo il ceo di Renault Luca De Meo costerà il 40% in meno rispetto alla nuova Renault 5, dal momento che utilizza il 30% in meno di componenti e visto che la vettura prevede soltanto 750 parti assemblabili. La più piccola della Dacia, inoltre, è parte integrante di un ampliamento significativo dell’offerta del brand.

Fonte: Il Sole 24 Ore