Dai motori alle marmitte, in manovra ipotesi intervento del governo per le aziende dell’automotive
I sostegni allo studio riguarderebbero tutte le circa 2.200 aziende della filiera della componentistica auto
Il governo valuta un intervento a sostegno delle aziende dell’automotive da inserire nella legge di bilancio. Quello al quale si starebbe lavorando – viene spiegato da fonti di maggioranza – sarebbe un sostegno alle aziende e non incentivi all’acquisto di auto. Si tratterebbe di misure circoscritte, considerate le poche risorse a disposizione. Già qualche settimana fa il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, aveva assicurato che in manovra sarebbero arrivati nuovi fondi per la filiera dell’automotive.
I sostegni allo studio riguarderebbero tutte le aziende della lunga filiera della componentistica auto, dai motori alle marmitte, dai bulloni a vetri e cinture. Tra le misure destinate ad oltre 2.200 aziende ci potrebbero essere aiuti per stimolare la ricerca e l’innovazione e soprattutto misure per ridurre i costi energetici degli stabilimenti. Dopo il taglio di 4,6 miliardi al fondo automotive, il ministro Urso, qualche settimana fa, aveva assicurato che in manovra ci sarebbero stati altri 200 milioni di euro per il 2025. Risorse nuove che si sommerebbero ai 200 milioni residui del fondo, ai quali aggiungere altri 240 milioni rimasti dai vecchi piani per gli Ecobonus. Il Mimit, sommando anche i 500 milioni per i contratti di sviluppo sui settori in transizione, che potrebbero raddoppiare dopo un confronto con la Commissione europea, stimava in un miliardo e 640 milioni i fondi a disposizione per gli anni 2025 e 2026.
Fonte: Il Sole 24 Ore