Dai Musei Reali di Torino al Parco archeologico del Colosseo, aperto il bando (internazionale) per cinque nuovi direttori

Dai Musei Reali di Torino al Parco archeologico del Colosseo, aperto il bando (internazionale) per cinque nuovi direttori

Aperto il bando pubblico internazionale per la selezione di nuovi direttori nei musei di rilevanza nazionale. Si tratta di cinque musei e parchi archeologici di livello dirigenziale generale: Musei Reali di Torino; Galleria dell’Accademia di Firenze e Musei del Bargello; Parco archeologico del Colosseo; Museo Nazionale Romano; e Museo archeologico nazionale di Napoli. Per il ministero della Cultura il bando «rappresenta un passo fondamentale verso il rinnovamento e il rafforzamento del nostro patrimonio culturale, con l’obiettivo di promuovere l’innovazione, la valorizzazione e la gestione efficace dei nostri musei, luoghi simbolo della nostra identità storica e artistica».

La valutazione

La selezione dei nuovi direttori «si baserà su criteri di professionalità, esperienza internazionale e capacità di promuovere la cultura in modo inclusivo e sostenibile. I nostri musei saranno capaci di coinvolgere un pubblico sempre più ampio e diversificato, nel rispetto della tradizione ma con uno sguardo sempre vigile e aperto al futuro». Le candidature, infatti, verranno esaminate da una commissione di valutazione, composta da cinque membri esperti di altissimo profilo nominati dal ministro della Cultura, «scelti tra magistrati, professori universitari ordinari in materie giuridiche, professori universitari in materie attinenti al settore del patrimonio culturale, esperti di chiara fama nel settore del patrimonio culturale, dirigenti generali o equiparati del ministero della Cultura o di altre Pubbliche amministrazioni, esperti di economia ed organizzazione aziendale».

Tempi previsti

Gli interessati a partecipare alla selezione possono presentare la propria candidatura sul sito del ministero, entro le 12 (ora italiana) del giorno 6 marzo 2025. L’incarico di Direttore ha una durata di quattro anni e può essere rinnovato una sola volta, con decisione motivata sulla base di una valutazione positiva dei risultati ottenuti, per ulteriori quattro anni.

Fonte: Il Sole 24 Ore