Dal Culatello all’Aceto balsamico: i tesori made in Italy protetti dall’accordo Ue-Mercosur
Sono 57 i prodotti italiani che saranno protetti dall’accordo Ue-Mercosur, siglato venerdì scorso con un viaggio lampo a Montevideo dalla presidente Ursula Von der Leyen. Vini, soprattutto, ma anche formaggi, aceti, prodotti a base di carne, pasta, ortaggi. Nella lista dei 57 gioielli made in Italy stilata dalla Commissione Ue figurano pezzi da novanta come Barolo, Franciacorta, Chianti, Prosciutto di San Daniele, Prosciutto di Parma, Parmigiano Reggiano, Grana Padano, ma ci sono anche prodotti “cult” come lo Zampone di Modena, il Culatello di Zibello e ancora i Cantuccini Toscani, Fontina e Gorgonzola, l’Aceto Balsamico di Modena…
Rientrano tutti in un più corposo gruppo di 350 eccellenze europee che risulteranno blindate rispetto a un “rischio imitazione” nei Paesi dell’America latina firmatari dell’accordo di partenariato (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay). Prerogativa, questa, che ne rimarcherà la distintività, accrescendone il valore.
Attualmente – riporta un documento appena divulgato dalla Commissione europea – l’export agroalimentare Ue nell’area vale 514 milioni di euro e rappresenta solo il 5% delle esportazioni totali, gravato com’è da dazi proibitivi che oscillano dal 27 al 55%.
Nello stesso documento si legge che sarà fissato un limite massimo (contingente) alla quantità di prodotti agroalimentari importati dal Mercosur che beneficiano di dazi più bassi. E cioè: 99mila tonnellate per le carni bovine (pari all’1,6% della produzione totale della Ue); 25mila tonnellate per le carni suine (pari allo 0,1% della produzione totale della Ue); 180mila0 tonnellate per il pollame (pari all’1,4% della produzione annuale della Ue).
L’accordo ha messo in allarme gran parte del mondo agricolo e lo stesso ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida – in piena sintonia con il premier Giorgia Meloni – ha chiesto «garanzie su reciprocità e protezione dei nostri prodotti». Il documento Ue ricorda la clausola di salvaguardia pensata per proteggere gli agricoltori della Ue da qualsiasi aumento improvviso delle importazioni, aggiungendo che «è la prima volta che tale misura è stata inserita in un accordo della Ue, anche per i prodotti già soggetti a un contingente».
Fonte: Il Sole 24 Ore