Dal lockdown in Austria alle cure a rischio in Germania: in Europa scatta la stretta no vax

Mentre in Italia continuano a salire incidenza e indice di trasmissibilità Rt, l’Europa stringe la morsa intorno ai no vax. L’Austria fa da apripista e da lunedì 8 novembre imporrà il primo lockdown per chi non è immunizzato. Il che significa niente più ristoranti, movida, hotel, sport ed eventi culturali, così come niente settimana bianca negli impianti sciistici. «Quando saliamo in macchina ci mettiamo la cintura di sicurezza, il vaccino anti-Covid è la nostra cintura», ha detto il cancelliere Alexander Schallenberg, dopo i quasi diecimila casi nelle ultime 24 ore.

Germania annuncia terza dose per tutti a sei mesi dalla seconda

Una stretta decisa mentre con l’inverno alle porte e i contagi a livelli record la Germania annuncia la terza dose per tutti a sei mesi dalla seconda. L’Europa sempre più epicentro mondiale della pandemia accelera sul booster delle immunizzazioni. Alle prese con la quarta ondata, è Berlino ad annunciare una nuova fase generalizzata della campagna di prevenzione, accompagnata a una linea dura verso i no vax.

Cure a rischio per no vax in Turingia

Il presidente della Turingia, Bodo Ramelow, ha minacciato di non curare più chi non accetterà la somministrazione del siero, se dovesse salire eccessivamente la pressione sulle strutture sanitarie. E intanto, da lunedì la Sassonia – dove si teme un nuovo lockdown se non si agirà «velocemente» – diventerà il primo Land tedesco a limitare l’accesso a ristoranti, bar ed eventi culturali ai soli immunizzati, cioè a chi è vaccinato o guarito dal Covid, escludendo la possibilità del tampone come lasciapassare.

Oltre 37mila nuovi casi, nuovo picco negativo

Nelle ultime 24 ore il Robert Koch Institut ha registrato 37.120 nuovi casi – nuovo picco negativo dopo quello di giovedì 4 novembre – e 154 decessi in Germania. A livelli record è anche il valore settimanale dell’incidenza dei contagi, con 169,9 pazienti su 100mila abitanti. «La quarta ondata ha molto accelerato e colpisce con grande irruenza. Davanti a noi abbiamo settimane difficili», ha avvertito il ministro della Salute tedesco Jens Spahn.

Il caso Malta

L’accelerazione sul booster è sempre più decisa in tutta Europa. Anche Malta, che con il 94% è il Paese col più alto tasso di vaccinazioni complete nel continente, ha annunciato che le terze dosi saranno «gradualmente estese a tutte le persone sopra i 12 anni di età».

Fonte: Il Sole 24 Ore