Dal Sardegna Endurance Festival nasce l’Ippovia della Costa verde

Doppio bronzo a squadre per l’Italia dell’endurance nel Campionato Europeo under 21 e nel Mondiale riservato ai giovani cavalli. Di rispetto il bilancio azzurro del Sardegna Endurance Festival 2024, dal 26 al 29 settembre ad Arborea, presso l’Horse Country Resort. Che è stato punto di partenza e di arrivo dei centoventi chilometri percorsi da 138 atleti e 153 cavalli, in rappresentanza di 29 nazioni. «C’è stato un aumento del Pil locale – sottolinea il sottosegretario al ministero dell’Ambiente Claudio Barbaro – ma in termini di visibilità, l’immagine di questo territorio e di conseguenza di tutta la Sardegna, è andato in giro per tutto il mondo. Sono eventi come questo che fanno crescere l’attenzione nei confronti dello sport, ma soprattutto per i territori».

La nuova Ippovia da Arborea a Piscinas

E dai campionati nasce l’Ippovia della Costa verde. Il Sardegna Endurance Festival lascia, infatti, in eredità parte dei tracciati per i Campionati. L’Ippovia è un progetto voluto dalla Regione Sardegna, che collegherà Arborea a Piscinas, attraversando un territorio di straordinaria bellezza. «La Sardegna, ovviamente per antonomasia, è la regione italiana del cavallo – spiega Emilio Minunzio, della Consulta Masaf Area Sella -. E lo dico da persona non sarda, ma è un dato innegabile e soprattutto ci sensibilizza ulteriormente rispetto a quanto si può fare sistema con il prodotto cavallo. Tra l’altro proprio da questa location nasce un progetto già abbracciato dalla Regione Sardegna, cioè la nascita di una ippovia che partirà da Arborea e arriverà Piscinas. E quindi farà tutta la Costa Verde che credo sia una delle aree forse più belle del mondo, oltre che del nostro Paese». «La cosa che vogliamo fare – spiega Riccardo Giachino, ceo dell’Horse Country Resort – è allargare ad altre discipline equestri e non, perché secondo noi il turismo sportivo è l’elemento più destagionalizzante che c’è».

Protagonista il cavallo maratoneta

Protagonista delle gare sarde il cavallo che, nella disciplina dell’endurance deve avere dei requisiti da maratoneta. Le razze che eccellono in questa disciplina sono il purosangue arabo e l’angloarabo, che uniscono la resistenza alla velocità. Paesi leader nell’allevamento dei migliori soggetti sono Argentina, Uruguay, Francia e Italia, in particolare la Sardegna. «Abbiamo l’occasione di far conoscere attraverso questo veicolo che è lo sport sempre di più questa terra meravigliosa che è la Sardegna», dice Marco Di Paola, presidente Fise.

Sesta medaglia per l’Italia nel campionato europeo

L’Italia, che nel campionato europeo segue in classifica Spagna e Francia, mette nero su bianco la sesta medaglia tricolore del medagliere continentale giovanile che gli assegna, in 10 edizioni, tre argenti e tre bronzi. Titolo individuale alla francese Carla Mosti in sella a Gino D’Armani. Secondo e terzo gradino del podio per le spagnole Joana Ullastre Niubò (Balma Peu) e Celia Soler Capdevila (F Hazfat Al Shaqab). «Grazie alla collaborazione di Fise con l’assessorato regionale – sottolinea Simone Perillo, segretario generale Fise – sviluppiamo importanti progetti di salto ostacoli. Da due anni con la Regione Sardegna anche nel polo nel nord della Sardegna. Quindi uno sviluppo degli sport equestri che si coniuga e valorizza le tradizioni sia culturali, antiche, della Sardegna, sia l’esperienza allevatoriale importante di questa regione».

Un team rosa è bronzo nel campionato mondiale

Protagonista della medaglia di bronzo mondiale, alle spalle di Emirati Arabi Uniti e Francia, un team totalmente rosa, con un team equino totalmente “made in Italy”. Oro, argento e bronzo individuali, rispettivamente per Rashed Saeed Hamad Saeed Alketbi (Emirati Arabi Uniti, SW Jhimerifa), Mayoof Abdulaziz Alromaihi (Bahrain, Guerwan du Barthas) e Kenza Bettenfeld (Francia, SW Joystick).

Fonte: Il Sole 24 Ore