Dalla costa veneta l’appello alla politica: ascoltare i piccoli comuni

Dalla costa veneta l’appello alla politica: ascoltare i piccoli comuni

Un prossimo incontro in sede istituzionale con tutte le forze politiche, maggioranza ed opposizione, per discutere di status di località balneare, di interventi sul fronte infrastrutturale, impiego della tassa di soggiorno e lavoro stagionale. È l’impegno che la politica ha preso a conclusione dell’evento del Sole 24 ore sulla Costa veneta e la risorsa del turismo balneare italiano svoltosi il 5 novembre. Un confronto che ha analizzato in particolare le esigenze dei cosiddetti comuni fisarmonica, quelli con meno di 15mila residenti, chiamati a far fronte ad un elevato carico di turisti per più mesi dell’anno, carico direttamente incidente sulla domanda di servizi.

Numeri e prospettive del turismo balneare

Mondo accademico protagonista del primo panel di lavoro: il direttore Acme Magda Antonioli, dell’università Bocconi, si è soffermata sul valore dell’innovazione per la ripartenza, dal professor Bruno Barel, dell’università di Padova un excursus sul tema delle concessioni demaniali alla luce delle recenti direttive del decreto Concorrenza, dal professor Paolo Feltrin dell’università di Trieste l’accento sull’occasione unica offerta dal Pnrr. In un contesto dove i numeri sono inequivocabili. Sandro Cruciani, direttore Istat per le statistiche ambientali e territoriali, ha ricordato che i comuni italiani a vocazione turistica e culturale sono 654 (8,3% del totale) e rappresentano la voce più importante del turismo italiano. «Nel 2019 hanno fatto registrare quasi 40 milioni di arrivi (29,9%) e 173 milioni di presenze (39,7%), nel 2020 (anno della pandemia) questi numeri si sono ridotti fortemente: 20 milioni di arrivi (36,3%) e 93 milioni di presenze che hanno costituito il 44,7% del totale» ha precisato Cruciani.

Lo status di località balneare

E allora è a questi comuni che bisogna fornire risposte alle domande che Gianluca Falcomer, presidente della Conferenza dei sindaci della Venezia Orientale, il presidente del Distretto turistico Venezia Orientale Antonio Ferrarelli e la sindaca di Cavallino Treporti Roberta Nesto, presidente della conferenza dei sindaci della costa veneta hanno posto: «non chiediamo ulteriori fondi – ha precisato quest’ultima- ma interventi normativi a sostegno del riconoscimento di una specificità dei comuni di piccole dimensioni rispetto all’accoglienza di migliaia di turisti, comuni alle prese con dotazioni organiche e finanziarie parametrate alla popolazione stabilmente residente, non a quella turistica».

Un turismo che non sia solo stagionale l’invito del sottosegretario Gian Marco Centinaio, referente Consulta Turismo della Lega ed ex ministro, che ha riconosciuto le ragioni esposte e garantito un impegno diretto, stessa garanzia fornita dai successivi interlocutori politici: Gianluca Caramanna di Fratelli d’Italia, Cesare Fumagalli del partito Democratico, Sara Moretto, capogruppo di Italia viva in Commissione Attività produttive della Camera. Un quadro d’insieme perchè il volano turistico trascini verso la ripresa l’intero paese. Francesco Calzavara, assessore al patrimonio e bilancio regionale veneto ha ricordato che dei fondi del Pnrr le Regioni non potranno direttamente disporre sul fronte infrastrutturale sul quale invece tanto ci sarebbe da fare.

Futuro legato ad investimenti sull’innovazione

Gli operatori territoriali Alessandro Berton di Unionmare, Alberto Granzotto, presidente nazionale Faita Federcamping e Massimiliano Schiavon, presidente Federalberghi Veneto hanno posto l’accento su un impegno che va verso l’innovazione dell’offerta, sollecitando risposte politiche in termini di sburocratizzazione. Turisti agevolati nell’accesso ai Comuni e al mare, municipi messi in condizione di garantire servizi di raccolta rifiuti, servizi sanitari e presidi di sicurezza più efficienti. Non ultimo il ruolo del Distretto turistico, esempio virtuoso di sinergia pubblico -privato, quale attivatore di reti e promotore di iniziative integrate per lo sviluppo del sistema del veneto costiero.

Fonte: Il Sole 24 Ore