Dalla fatturazione elettronica agli obblighi fiscali per partite Iva e microimprese

L’obbligo di fatturazione elettronica per i regimi forfettari dal prossimo primo luglio aprirà nuovi orizzonti di conquista per le fintech specializzate in servizi che permettono di alleggerire il carico di incombenze fiscali e burocratiche di liberi professionisti, ditte individuali e piccole imprese?

Lo sapremo probabilmente più avanti, ma intanto le “candidature” per sfruttare l’opportunità non mancano e Xolo, startup nata in Estonia nel 2015 e sbarcata in Italia lo scorso febbraio (a Milano) dopo il successo ottenuto in Spagna e dopo aver raggiunto il tetto dei 100mila liberi professionisti serviti in tutto il mondo.

Xolo abbraccia un’ampia gamma di strumenti per la gestione della parte contabile e amministrative di partite Iva e piccole società rivolta in particolare a una fascia di utenza che ha già molta dimestichezza con la tecnologia e quindi le capacità per operare in modo autonomo fra fatturazione (elettronica o cartacea), spese, compilazione della dichiarazione dei redditi, il calcolo e il pagamento delle tasse e via dicendo. Il tutto sfruttando la combinazione fra intelligenza artificiale, machine learning e open banking.

Accreditata presso l’Agenzia delle Entrate e la Camera di Commercio, Xolo opera con un team italiano di esperti contabili e fiscali e di fatto chiama a raccolta il popolo degli imprenditori autonomi per instradarli sui vantaggi (flessibilità, velocità e cost saving) del digitale, a cominciare dalla possibilità di aprire una partita Iva direttamente online e in modo completamente gratuito.

Tutte le sue funzionalità sono accessibili attraverso una dashboard di facile utilizzo, e all’interno di un’area riservata del sito ciascuno utente può archiviare tutti i documenti relativi alla propria posizione, qualsiasi modello F24 versato e ovviamente la propria dichiarazione dei redditi.

Fonte: Il Sole 24 Ore