Dalle dimissioni allo smart working, il Ddl lavoro al rush finale: tutte le novità
Meno vincoli per il ricorso al lavoro stagionale. Rimossi i limiti temporali e le percentuali di impiego per il ricorso alla somministrazione a termine di lavoratori assunti a tempo indeterminato dalle Agenzie per il lavoro.
Il provvedimento al Senato
Sono alcune delle novità contenute nel Ddl Collegato Lavoro, il provvedimento di 33 articoli all’esame della decima Commissione del Senato, dove a partire dai prossimi giorni della settimana è previsto il voto sugli emendamenti. La relatrice, Paola Mancini (Fdi) si dice «fiduciosa che dopo un’ampia e significativa discussione in commissione Lavoro si approdi in Aula nella settimana dal 9 dicembre».
Le posizioni (differenti) di Governo e opposizioni
Il Governo punta alla conferma della versione approvata dalla Camera, per evitare una terza lettura, ma l’opposizione promette battaglia, come è accaduto già nell’Aula di Montecitorio dove ha visto la luce il 9 ottobre in prima lettura, dopo una gestazione di un anno. Quel giorno Cgil e Uil sono scese in piazza – presente il Pd – per contestare il Ddl che «precarizza» il lavoro.
Le novità normative
Tra le novità, per le dimissioni per “fatti concludenti” se l’assenza ingiustificata del lavoratore si protrae oltre i termini previsti dal Ccnl o, in mancanza di previsione contrattuale oltre i 15 giorni, il datore ne dà comunicazione all’Ispettorato nazionale del lavoro per accertarne la veridicità e il rapporto di lavoro si intende risolto per volontà del lavoratore. Inoltre si introducono la modalità telematica e i collegamenti audiovisivi anche per tutte le conciliazioni in sede sindacale delle controversie di lavoro.
Come cambia il lavoro in somministrazione
Novità per il lavoro in somministrazione: si escludono dal computo del limite quantitativo del 30% relativo alla somministrazione a tempo determinato di lavoratori i casi in cui la somministrazione a tempo determinato coinvolga lavoratori assunti dall’Agenzia per il lavoro a tempo indeterminato, o lavoratori stagionali ed in aziende start up. Viene rimossa la causale in caso di impiego in somministrazione a termine di lavoratori appartenenti a fasce deboli (svantaggiati o percettori di ammortizzatori sociali). Viene meno il termine temporale del 30 giugno 2025 in caso di impiego oltre i 24 mesi di lavoratori assunti con contratto di lavoro a tempo indeterminato dall’Agenzia per il lavoro e inviati in missione a termine presso l’azienda utilizzatrice. Si consente l’utilizzo delle risorse di Formatemp destinate ai contratti a tempo indeterminato anche per la formazione dei dipendenti a termine.
Fonte: Il Sole 24 Ore