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Dalle Poste a Luxottica: gli accordi contrattuali sulla partecipazione dei lavoratori
Dal gruppo Poste italiane dove già nel contratto nazionale sono previsti organi paritetici su numerose funzioni dell’organizzazione del lavoro, a Lamborghini dove in coerenza con la “Carta dei rapporti di lavoro del gruppo Volkswagen” sono previste commissioni tecniche bilaterali su premi di risultato, tempi e metodi di lavoro, inquadramenti e formazione, salute e sicurezza. Organismi bilaterali paritetici consultivi sono in Enel, Terna, Acea, A2A, Erg ed Edison.
È ampio il ventaglio degli accordi collettivi sul tema della partecipazione dei lavoratori, oggetto della proposta di legge di iniziativa popolare promossa dalla Cisl che approda oggi in Aula alla Camera per il primo via libera (ha il sostegno della maggioranza mentre il Pd voterà no, in assenza di modifiche). Tra le esperienze raccolte dalla Fondazione Ezio Tarantelli spicca Luxottica che ha creato un comitato di partecipazione destinatario di informazioni riservate e tempestive su problematiche inerenti all’integrazione con Exilor, i sindacati possono esprimere pareri non vincolanti; un Comitato aziendale europeo; un piano di azionariato dei dipendenti; forme di partecipazione diretta e organizzativa su efficienza del ciclo produttivo, orari e organizzazione del lavoro. Anche nel contratto collettivo Fca–Cnhi–Ferrari è stato implementato un sistema di relazioni incentrato su commissioni paritetiche in materia di risoluzione di controversie sull’applicazione del contratto, sviluppo del welfare aziendale, pari opportunità, salute e sicurezza, organizzazione del lavoro, verifica di assenteismo, raffreddamento dei conflitti.
«L’osservatorio della Cisl ha oltre 3mila contratti aziendali nel triennio – spiega il presidente della Fondazione Tarantelli, Emmanuele Massagli – il 59% prevede la partecipazione consultiva, comprensiva della partecipazione informativa prevista dalla legge, attraverso commissioni che coinvolgono la rappresentanza sindacale. Il 40% degli accordi prevede la partecipazione organizzativa, con commissioni paritetiche per migliorare aspetti di processo o di prodotto su temi come salute e sicurezza, formazione, turni. Il 19% degli accordi prevede la partecipazione economico finanziaria, sotto forma di distribuzione di azioni o partecipazione all’utile. Il 5% prevede la partecipazione gestionale con la presenza di rappresentanti dei lavoratori nel consiglio di sorveglianza o nei Cda: interessa partecipate pubbliche, dall’Enav alla Rai, e aziende di gruppi tedeschi».
L’associazione Adapt ha rilevato negli accordi aziendali della meccanica la diffusione di forme di partecipazione organizzativa. Le più diffuse sono le commissioni paritetiche per il miglioramento dei processi produttivi (Acciaierie Venete 2019, Toyota 2022), incontri periodici per discutere l’orario di lavoro e i piani di formazione (Alstom Ferroviaria 2018, Electrolux 2021). La partecipazione si traduce in un ruolo attivo delle commissioni aziendali nella definizione delle politiche formative (InfoCert 2019, Piaggio 2020), nella gestione dei premi di risultato (Acciaierie Venete 2019, Fontana Pietro 2019) o nella ridefinizione dell’inquadramento professionale (Carel 2022, La Leonessa 2021). Nella chimica-farmaceutica la partecipazione organizzativa si sviluppa con gli Osservatori aziendali previsti dal contratto nazionale, obbligatori per le imprese oltre 50 dipendenti: svolgono attività di analisi e confronto su formazione, orario di lavoro e smart working. Il 21% degli accordi aziendali istituisce commissioni aziendali: dal monitoraggio dello smart working (Fater 2018, Leonardo 2018), alla supervisione dell’esecuzione di accordi di prossimità (BHC Manufacturing 2019), alla concessione di permessi e modifiche d’inquadramento (Johnson & Johnson 2019). «La partecipazione – sostiene il presidente di Adapt, Francesco Seghezzi – avviene spesso attraverso la contrattazione collettiva, quindi è accettata dalle aziende e dai tre principali sindacati. La sfida è quella di una diffusione maggiore della partecipazione organizzativa come strumento e metodo di gestione e accompagnamento delle trasformazioni, coinvolgendo tutti coloro che sono chiamati in causa».
Fonte: Il Sole 24 Ore