Dazi di Trump scuotono Borse Ue e Bitcoin: ecco l’impatto sui mercati

(Il Sole 24 Ore Radiocor) – All’indomani di una seduta di ribassi generalizzati, le minacce di Trump sui dazi preoccupano ancora gli investitori europei, con le Borse del Vecchio Continente che viaggiano in rosso nell’ultima seduta della settimana. Così scendono il FTSE MIB di Milano, il CAC 40 di Parigi, il DAX 40 di Francoforte, l’IBEX 35 di Madrid, l’AEX di Amsterdam e il FT-SE 100 di Londra. Gli indici seguono la scia dei decisi cali di Wall Street, alla vigilia, e delle piazze asiatiche, dove il Nikkei di Tokyo ha lasciato sul terreno il 2,9%, portandosi ai minimi da settembre 2024. Il presidente americano ha ribadito in un post sul social media Truth che i dazi su Canada e Messico saranno applicati dal 4 marzo, insieme a ulteriori tariffe del 10% destinate alle merci prodotte in Cina. Il 4 aprile invece sarà il turno dei dazi reciproci, che potrebbero coinvolgere anche l’Europa.

Il timore tra gli operatori è che la guerra commerciale innescata dal tycoon possa complicare la lotta della Federal Reserve contro l’inflazione e, di conseguenza, anche i futuri interventi sui tassi d’interesse. A questo proposito, in giornata verrà resa noto il deflatore Pce, il dato preferito dall’istituto americano sull’aumento dei prezzi. In base alle stime, dovrebbe registrare un rallentamento a gennaio.

Occhi sul risiko bancario, focus Prysmian

A Piazza Affari Nexi , con un rialzo arrivato oltre cinque punti, è maglia rosa delle blue chip, dopo aver annunciato di essere tornata in utile nel 2024 e che distribuirà un dividendo a 0,25 euro. Gli investitori monitorano il risiko bancario, dopo le mosse di Deutsche Bank, entrata con il 5,1% nel capitale di Banco Bpm , e di Caltagirone, salito all’8% in quello di Banca Mps . Salgono anche Hera e Leonardo – Finmeccanica . In coda al listino, scivolano Stmicroelectronics , in scia ai ribassi di Nvidia (-8% in chiusura a Wall Street, e ai timori dell’impatto dei dazi Usa. Giù anche Davide Campari .

Bitcoin in caduta libera, torna quasi a livelli “pre-Trump”

Bitcoin in caduta libera, mentre gli investitori si precipitano verso asset sicuri in scia alle ultime minacce di dazi del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump. La criptovaluta scambia a 78.628,6 dollari (-8,6%) e si riporta ai minimi dal 9 novembre, agli albori del rally innescato dall’elezione di Donald Trump. Il crollo è avvenuto nel contesto di un più ampio cedimento delle criptovalute, con Ether, Solana e XRP che sono scesi di oltre il 7% venerdì.

Spread in rialzo a 108 punti