Dazi di Trump sul vino, l’Italia rischia un danno da 330 milioni di euro

Dazi di Trump sul vino, l’Italia rischia un danno da 330 milioni di euro

A causa dei possibili dazi del Presidente Trump il vino italiano rischia un danno da 330 milioni di euro, una perdita che equivale a un taglio del del 17% sul giro d’affari del vino made in Italy negli Usa che è stimato in 1,9 miliardi.

A lanciare l’allarme l’Osservatorio dell’Unione italiana vini che ha ipotizzato dazi al 20% per tutti i vini fermi e al 10% sugli spumanti. Secondo l’Uiv è immaginabile una tariffa inferiore per le bollicine a causa delle pressioni di importanti players dell’industria vinicola statunitense che importano, imbottigliano e distribuiscono grandi quantità di Prosecco.

Le stime Uiv inoltre prevedono anche un’ipotesi più soft (con una perdita vicina ai 250 milioni di euro) nel caso in cui il dollaro dovesse continuare a mantenere l’attuale forza sull’euro e sulle altre valute.

«Ipotizziamo una perdita attorno al 15-17% – spiegano all’Osservatorio Uiv – basandoci sull’esperienza francese che tra metà del 2020 e il primo trimestre 2021 fu assoggettata a un dazio del 25% e la risposta del mercato fu direttamente proporzionale con una perdita – per i vignerons francesi – del meno 24%.

«Il vino – ha commentato il presidente di Unione italiana vini, Lamberto Frescobaldi – è uno dei settori del made in Italy maggiormente esposti in caso di dazi nel primo mercato al mondo. Il danno sulle imprese sarà inevitabile, perché se vorranno rimanere competitive dovranno assumersi gran parte dell’extra-onere richiesto, visto che il mercato non è in grado di sostenerlo. Ma il danno sarà doppio, perché lo subiranno inevitabilmente anche i consumatori finali a causa di un’inflazione che tornerà a bussare con insistenza».

Fonte: Il Sole 24 Ore