Dazi, Orsini: una sveglia forte per l’Europa. «Da Bce serve atto di coraggio, taglio di almeno lo 0,5%»

Dazi, Orsini: una sveglia forte per l’Europa. «Da Bce serve atto di coraggio, taglio di almeno lo 0,5%»

«Per un Paese come il nostro che esporta 626 miliardi è ovvio che qualsiasi tipo di dazio è un dato brutto. Noi sappiamo benissimo che, essendo il quarto Paese del 2024 come esportatore, con oltre 100 miliardi di surplus, per noi è un tema importante. È una sveglia che ormai è suonata da un po’ ma qui squilla ancora più forte verso l’Europa». Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, sui dazi annunciati da Trump a margine della visita agli impianti Enea e Newcleo al Centro del Brasimone sull’Appennino bolognese. «Oggi l’Europa su questi temi deve veramente svegliarsi. Noi abbiamo un tema burocratico. Vogliamo “l’Europa dei vaccini” cioè quella che mette al centro l’industria e i suoi lavoratori. Per fare questo serve neutralità tecnologica. Noi rispettiamo tutti gli ambienti ma serve che riusciamo a lavorare», perché «come competitor abbiamo Stati Uniti, Cina e India che non rispettano gli standard sociali che rispettiamo noi»

Da Bce serve atto di coraggio, almeno taglio 0,5%

Dalla Bce serve «un atto molto forte, un atto di coraggio. Gli investimenti sono al minimo storico. La produzione industriale è in calo da 23 mesi. È ovvio che qui serve una visione». Qui «serve coraggio in tutte le scelte che vengono fatte e oggi il coraggio vuol dire che almeno ci sia un taglio di almeno lo 0,5%». Così Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, a margine della visita agli impianti Enea e Newcleo al Centro del Brasimone sull’Appennino bolognese, in vista della riunione della Bce di dopodomani.

Fonte: Il Sole 24 Ore