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Ddl spazio, tra le nome anti-Starlink passa solo lo scudo sulla crittografia
La commissione Attività produttive della Camera ha concluso l’esame degli emendamenti al disegno di legge governativo sull’economia dello spazio. Domani 27 febbraio sarà conferito mandato ai relatori per l’invio del testo all’Assemblea di Montecitorio per la discussione in prima lettura.
Non passano gli emendamenti anti-Musk dell’opposizione
Non passano gli emendamenti con i quali l’opposizione intendeva neutralizzare la possibilità che l’articolo 25 – la realizzazione di una riserva di capacità trasmissiva attraverso una costellazione satellitare – si riveli un passe-partout per consentire alla Starlink di Elon Musk di partecipare alla gara, con ampie probabilità di vincerla.
Proprietà e controllo esclusivo della crittografia
Il governo ha dato parere positivo solo all’emendamento di Azione, poi sottoscritto dagli altri partiti di opposizione, che subordina la fornitura di servizi di comunicazione satellitare per fini governativi nei campi della difesa e della sicurezza nazionale a due principi: compatibilità con gli impegni e i programmi cui l’Italia partecipa in sede Ue; proprietà e controllo esclusivo della crittografia e delle componenti software e hardware utilizzate da parte del committente del servizio.
Massima diversificazione delle forniture
Ok anche a due emendamenti del Pd che introducono un riferimento generale alla massima diversificazione delle forniture, alla sicurezza nazionale e a un adeguato ritorno per il sistema industriale del Paese. Approvato l’emendamento dei relatori che introduce la definizione di spazioporto per i voli suborbitali (come quelli che la Virgin Galactic sta studiando a Grottaglie) anche se il governo ha dato parere contrario alla richiesta dell’opposizione di assegnare le competenze in materia all’Enac (il coordinamento sarà invece dell’Asi). Resta il nodo dei costi assicurativi per le imprese, con possibile soluzione rinviata all’Aula.
Fonte: Il Sole 24 Ore