Debutto a Genova per Polaris, nuova nave “verde” di Gnv
Debutta a Genova Gnv Polaris, nuovo traghetto, all’avanguardia sotto il profilo della tutela ambientale, del gruppo genovese controllato da Msc. La nave, realizzata in Cina, presso il cantiere Guangzhou shipyard international, è stata presentata ieri nello scalo ligure e, con 46mila tonnellate di stazza lorda, 218 metri di lunghezza, 3.100 metri lineari di capacità di carico, 239 cabine e la possibilità di ospitare fino a 1.500 passeggeri, è la prima di quattro ferry ordinati da Gnv, per un valore complessivo di circa 600 milioni di euro.
«Questo progetto – afferma Matteo Catani, ad di Gnv – rappresenta un investimento sul futuro, mirato a ridefinire gli standard di qualità e sostenibilità nella nostra flotta e nel settore del trasporto marittimo. Con Polaris e le altre tre unità in arrivo, compiamo un passo per il nostro sviluppo, confermando il nostro impegno concreto per un trasporto più sostenibile e responsabile.
Nave dotata di sistema di cold ironing
Tra le tecnologie all’avanguardia della nuova unità, è compreso il sistema di cold ironing (per alimentare la nave elettricamente da terra, onde evitare l’accensione dei motori mentre è all’ormeggio), sistemi avanzati per il trattamento dei gas di scarico nonché l’uso di illuminazione led e pitture siliconiche sulla carena per garantire ulteriore risparmio energetico e una riduzione dei consumi.
Inoltre, spiega Catani, gli elevati standard ambientali di Polaris consentiranno una riduzione delle emissioni di CO2 fino al 30% (dipende, ovviamente, da come si amministra la nave in viaggio), rispetto alle unità attualmente in flotta. Flotta che attualmente è composta da 25 traghetti.
Investimenti per 25 milioni nel 2025
Oltre all’ingresso della nuova nave, che ha corrisposto alla dismissione dalla flotta di una molto più vecchia, l’Aries, il gruppo sta attivando una serie di investimenti specifici in tema di sicurezza e protezione dell’ambiente per le navi già in mare. «Nel solo 2025 – sottolinea Catani – spenderemo 25 milioni di euro per investimenti di upgrade, che comprendono il miglioramento dei dispositivi di sicurezza e quello di tutti i dispositivi di protezione ambientale ed energy saving. Si tratta, quindi, di un rinnovamento della flotta che si compone di varie fasi: prevede l’ingresso di navi nuove, dotate delle migliori tecnologie, l’uscita di navi più vecchie e investimenti per l’upgrade della flotta esistente».
Fonte: Il Sole 24 Ore