Decreto coesione, la maggioranza presenta due emendamenti su balneari e redditometro. Faro del Colle

Decreto coesione, la maggioranza presenta due emendamenti su balneari e redditometro. Faro del Colle

Sono stati presentati due emendamenti al decreto legge coesione che riguardano il redditometro e i balneari. Sulle due proposte di modifica c’è il faro del Colle perchè sarebbero considerate estranee per materia: vale a dire troppo distanti dai temi principali toccati dal provvedimento. Si tratta di due proposte di modifica presentate dal capogruppo di FI al Senato Maurizio Gasparri e da quello della Lega Massimiliano Romeo: il primo chiede l’abolizione della legge originaria sul Redditometro e del decreto ministeriale di maggio scorso e la seconda riguarda norme a favore dei concessionari balneari. Entrambe le proposte hanno superato il vaglio di ammissibilità in commissione nei giorni scorsi ma stamane sono state oggetto – insieme ad altri emendamenti – di una riunione di maggioranza con il governo.

D’Altra parte Mattarella aveva fatto già conoscere il suo pensiero mercoledì 12 giugno in Confcommercio, dove esplicitamente aveva fatto un affondo contro “il favoritismo statale verso privati e categorie che indebolisce la democrazia”.

Le votazioni iniziano il 17 giugno

La commissione Bilancio del Senato proseguirà lunedì 17 giugno l’esame del Dl coesione con l’obiettivo di iniziare dal pomeriggio a votare gli oltre 700 emendamenti presentati. Al momento l’approdo in Aula del provvedimento è previsto giovedì 19 ma, anche da parte della maggioranza, non si esclude uno slittamento alla settimana successiva.

Incentivi per l’occupazione

Intanto continua il confronto del Governo sia con i gruppi di opposizione che di maggioranza per definire il perimetro delle possibili modifiche che proseguirà la mattina di lunedì 17 giugno. In vista novità, probabilmente a firma dei relatori, per rafforzare il pacchetto di incentivi per l’occupazione: in particolare quelli per i giovani e l’estensione degli incentivi anche in caso di trasformazione dei contratti da tempo determinato a tempo indeterminato e non solo per i nuovi contratti.

Tra gli altri temi sul tavolo, quello della governance delle politiche di coesione: una delle richieste portate avanti in particolare dall’opposizione che lamenta la centralizzazione introdotta dal provvedimento.

Fonte: Il Sole 24 Ore