Decreto fiscale, la proposta di Forza Italia: stop anche a processo penale per chi regolarizza col fisco

L’adesione a un piano di rateizzazione del debito tributario comporta l’esclusione della contestazione in sede penale, a condizione che non si verifichi la decadenza dal medesimo piano. È quanto si legge in un emendamento al decreto fiscale presentato dal senatore di Forza Italia Claudio Lotito. Un’altra proposta prevede che «le sentenze rese nel processo tributario, divenute irrevocabili, hanno efficacia di giudicato nel procedimento penale relativamente all’accertamento della pretesa erariale». In pratica, per i reati tributari minori – omesso versamento di ritenute certificate, Iva e indebita compensazione – la sentenza tributaria “scuda” da un eventuale procedimento penale.

Si tratta in sostanza della riproposizione di analoghi emendamenti già presentati la scorsa estate al decreto Omnibus. Una terza proposta emendativa, sempre a prima firma Lotito, propone la riapertura dei termini per la rottamazione quinquies con il pagamento delle somme dovute – calcolate sui debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023 – entro il 31 luglio 2025 in un’unica rata o in massimo 18 rate di cui due nel 2025 e 4 l’anno a partire dal 2026.

Criptovalute per valutazione Isee

Tra le componenti patrimoniali in Italia e all’estero, che servono per la determinazione dell’Isee dovranno essere comprese le «giacenze in valuta all’estero, criptovalute o consistenti in rimesse in denaro», anche «attraverso sistemi di money transfer». Lo prevede un emendamento a prima firma Francesca Tubetti (FdI) al Dl fiscale all’esame della commissione Bilancio del Senato, con «disposizioni in materia di requisiti per fruire dei servizi erogati dagli enti locali». La novità verrebbe introdotta sia all’articolo 5 del Dl 201/2011 sia, entro 60 giorni e sentita la Conferenza Stato-Regioni, nel regolamento contenuto nel Dpcm 159/2013. Gli enti che disciplinano l’erogazione delle prestazioni sociali agevolate dovranno adeguare le regole entro 90 giorni. Vengono fatte salve fino al completo adeguamento delle norme le prestazioni in corso di erogazione. La senatrice Tubetti spiega che obiettivo della sua proposta è quello di «trasparenza» e di «parificare il risparmio nelle banche italiane con quello portato all’estero, anche di somme non elevate”, con “attenzione alla tutela della ’classica’ famiglia risparmiatrice nella fruizione dei servizi comunali».

Le altre proposte

Sono numerose le novità che vengono proposte negli emendamenti presentati a Palazzo Madama. Ad esempio, con emendamenti uguali arrivati da FI, Lega, Pd e uno analogo da FdI si punta ad estendere al 2025 e rafforzare l’operatività del Fondo di garanzia per le Pmi. Una proposta a firma di Matteo Gelmetti (FdI) mira invece a rafforzare il meccanismo dei crediti d’imposta Transizione 5.0 e Zes unica per il Mezzogiorno. Sul versante fiscale, due emendamenti uguali a prima firma Adriano Paroli (FI) e Guido Quintino Liris (FdI) si interviene sulle cause di esclusione dal concordato preventivo biennale specificando che non sono esclusi i contribuenti che conseguono redditi esenti o non concorrenti alla base imponibile se in applicazione di leggi di natura speciale in modo continuativo e non occasionale. Sempre a prima firma Paroli, un emendamento alza dal 2025 il tetto per le detrazioni delle spese sostenute per la frequenza di scuole dell’infanzia del primo ciclo di istruzione e della scuola secondaria di secondo grado; altri due emendamenti (rispettivamente a prima firma Liris e Paroli) propongono la esclusione dalla determinazione del reddito da lavoro dipendente delle somme erogate dal datore di lavoro per l’acquisto dell’energia per la ricarica delle autovetture elettriche.

Fonte: Il Sole 24 Ore