Dedagroup rafforza il polo del software con Pegaso 2000
L’acquisizione di Pegaso, la quinta negli ultimi dodici mesi per il gruppo, arriva a valle di un 2020 chiuso con i ricavi sullo stesso livello del 2019 (+0,3%), a quota 253,5 milioni. In forte incremento invece l’Ebitda, salito a 28,2 milioni (+29,5%) «come effetto – spiegano i vertici – dell’ottimizzazione dell’organizzazione, che ha visto la Corporate impegnata a generare efficienza di servizi a beneficio delle società del gruppo».
Per il futuro il gruppo conferma la volontà di integrare nuove competenze, proponendosi come polo di aggregazione delle eccellenze italiane del software e delle soluzioni as a service. Oggi Dedagroup è attivo in oltre 50 Paesi con più di 4mila clienti e un organico che è cresciuto anche l’anno scorso in forza delle acquisizioni, raggiungendo 1.934 unità.
«In questi mesi abbiamo cercato di continuare a rafforzarci nelle aree chiave della nostra offerta, come la finanza e la moda, senza trascurare segmenti trasversali che in questo momento stanno generando molte opportunità, come il cloud e la cybersecurity – spiega Podini –. Abbiamo concluso parecchie operazioni e ora è arrivato il momento di lavorare sulle sinergie, anche se il mercato è molto dinamico e non è da escludere che ci possano essere opportunità da cogliere ancora in futuro».
Resta sempre in agenda, infine, la possibilità di quotare altri pezzi del gruppo oltre a Piteco. «Siamo stati molto impegnati con l’M&A, ma la quotazione resta sempre un’opzione sul tavolo. Presto ci fermeremo a ragionare anche su questo aspetto».
Fonte: Il Sole 24 Ore