Demon Copperhead, gli ultimi e il riscatto per un protagonista alla Dickens
Barbara Kingsolver è una prima della classe, da sempre. I suoi libri sono regolarmente nell’elenco dei bestsellers del New York Times dagli anni Ottanta.
Con Demon Copperhead, Barbara Kingsover si è aggiudicata il Premio Pulitzer, il Women’s Prize of Fiction e il James Tait Black Memorial Prize.
È una scrittrice impegnata e attiva nel sociale, i suoi romanzi toccano i temi dell’ingiustizia sociale e con quest’ultimo si spinge oltre, descrive l’esproprio rurale nei luoghi degli Stati Uniti che meglio conosce, gli Appalachi, catena montuosa che si estende a ridosso della costa atlantica tra il confine col Canada e l’Alabama.
Demon
Ricostruisce, nella storia di Demon, l’ignoranza e la povertà, le carenze dell’istruzione pubblica americana, quelle dell’assistenza sanitaria, le pericolose strategie delle case farmaceutiche ma anche la rivalsa.
Dickens
La rivisitazione moderna di Kingsolver del romanzo più sentimentale di Dickens potrebbe dunque sembrare un po’ troppo coraggiosa ma la lettura del romanzo toglie ogni dubbio e anche la voglia di fare confronti ad ogni costo.
La storia
Damon Fields nasce nel sud-ovest della Virginia alla fine degli anni ’80 da una madre adolescente che si è preparata e organizzata per il parto con gin, anfetamine e Vicodin. L’atteggiamento del ragazzino gli fa presto guadagnare il soprannome di “Demone”. Il colore dei suoi capelli spiega “Copperhead”. Quando la madre va in overdose, Demon diventa un protetto dello stato. Il football delle scuole superiori gli offre un breve periodo di gloria e di speranza. Poi un infortunio al ginocchio, gli antidolorifici prescritti dal medico, la dipendenza da oppioidi. Si aggiungono amori giovanili e un’incessante catena di tragedie interrotta solo sporadicamente da piccole vittorie. La storia della dipendenza di Demon è tristemente credibile, la tortura dell’attesa infinita e indefinita: il girone infernale in cui un paziente langue senza la minima idea di quando, come o se verrà curato, o quanto costerà, o quale varietà di negligenza gli toccherà e con quali conseguenze.
Ma Demon è un combattente, acido, caustico graffiante e troverà il suo riscatto.È strano notare come, nell’immaginario moderno, se Demon avesse dovuto davvero replicare l’ascesa sociale di David – se Kingsolver avesse seguito lo spirito dell’originale – sarebbe dovuto diventatare una star dei reality che vince la presidenza.
Fonte: Il Sole 24 Ore