Difesa, accordo in vista tra Regno Unito e Ue

Difesa, accordo in vista tra Regno Unito e Ue

Starmer, da sempre europeista e schierato contro Brexit, ha puntato a rilanciare i rapporti con la Ue da quando è stato eletto premier nel luglio scorso, ma al tempo stesso procede con grande cautela per due ragioni.

Sul fronte esterno il Governo britannico vuole mantenere buoni rapporti con l’amministrazione Usa del presidente Donald Trump. Oggi la cancelliera dello Scacchiere Rachel Reeves incontrerà a Washington il suo omologo Usa Scott Bessent nella speranza di ottenere una riduzione dei dazi imposti da Washington e con l’obiettivo di concludere un accordo commerciale bilaterale. Starmer non può quindi rischiare di apparire troppo “pro-Ue”, data l’antipatia verso Bruxelles più volte espressa da Trump.

Sul fronte interno il partito laburista invece è minacciato da Reform, il partito populista e anti-immigrazione che secondo gli ultimi sondaggi di opinione sta guadagnando forti consensi. Nigel Farage, ex fondatore del Brexit Party e leader di Reform, è pronto a denunciare qualsiasi vero o presunto riavvicinamento alla Ue come un «tradimento della volontà dell’elettorato» espressa nel referendum del 2016.

Tentando di restare in equilibrio tra Usa e Ue e tra le tendenze filo-europeiste del suo partito e l’ostilità dell’opposizione a Bruxelles, Starmer prosegue comunque sulla via di una maggiore collaborazione con i partner europei.

Lo dimostra la maggiore disponibilità a un accordo sulla mobilità giovanile proposto dalla Ue e inizialmente respinto da Londra. Ieri invece Downing Street ha ammesso che le trattative sul tema proseguono, mentre oltre 60 deputati laburisti hanno firmato una lettera aperta chiedendo «un nuovo sistema di visti per i giovani sotto i trent’anni» per «ampliare le opportunità economiche, educative e culturali per i giovani britannici».

Fonte: Il Sole 24 Ore