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Difesa, nome in codice “Komodo”: in cosa consiste l’esercitazione a Bali, Italia in campo con nave Marceglia
L’amministrazione Trump lo ha fatto capire. La priorità per gli Usa è la regione dell’Indo-Pacifico. È qui che si gioca la partita con il concorrente numero uno: la Cina. E l’area ha un ruolo di primo piano anche per l’Italia. L’ennesima prova, dopo le esercitazioni in Giappone dello scorso agosto, arriva proprio in questi giorni.
L’esercitazione a carattere umanitario a Bali
Dopo aver percorso 2.505 miglia nautiche con 167,2 ore di moto, nave Marceglia ha raggiunto il porto di Benoa, nell’isola di Bali, in Indonesia. Qui partecipa all’esercitazione internazionale a carattere umanitario “Komodo 25”. Dopo la tappa indonesiana, riprenderà il mare nell’ambito della campagna di proiezione dell’Italia nella regione dell’Indo-Pacifico, finalizzata a promuovere la presenza e le capacità del “Sistema Italia”, consolidare le relazioni internazionali e valorizzare l’eccellenza industriale e tecnologica nazionale. Iniziata il 14 febbraio, l’esercitazione terminerà il 22. Sono coinvolte le marine di 38 nazioni, e si svolge parallelamente tra il mare e la terraferma.
Partecipano oltre 25 navi militari
La “Komodo”, organizzata dalla marina indonesiana con cadenza biennale e giunta alla quinta edizione, ha come motto “Maritime Partnership for Peace and Stability” e mira a consolidare l’interoperabilità tra gli equipaggi delle marine dei Paesi partecipanti nella gestione delle emergenze umanitarie e calamità naturali. All’esercitazione, alla quale partecipano oltre 25 navi militari, si svolge nelle acque dello stretto di Badung (Nord di Bali). L’esercitazione prevede la creazione, il coordinamento e l’impiego di una flotta multinazionale in uno scenario di “disaster relief”.
Il terremoto e lo tsunami del 2004
Il contesto in cui si sviluppa questa esercitazione sono gli eventi calamitosi avvenuti nel 2004, quando l’area è stata interessata da terremoti e tsunami e la comunità mondiale si compattò per correre in aiuto delle popolazioni colpite.
Le iniziative connesse
Lo scambio di competenze in materia professionale, che interesserà nave Marceglia, avverrà attraverso forum dedicati per la condivisione di esperienze e approfondimenti tra staff, incontri bilaterali con le marine dei vari Paesi, l’International Maritime Security Symposium (IMSS) e mostre sulla difesa e attività culturali. Inoltre saranno previsti momenti di incontri e collaborazioni con la comunità locale anche attraverso iniziative tese alla sostenibilità ambientale. Queste attività, che vedranno coinvolti gli equipaggi di tutte le marine partecipanti, comprendono il rilascio in mare di baby tartarughe, la piantumazione di coralli e mangrovie e la pulizia delle spiagge dell’isola.
Fonte: Il Sole 24 Ore