Distretti: avanzo record grazie all’alimentare
È proseguito però in media il processo di rafforzamento patrimoniale: nelle imprese distrettuali l’incidenza del patrimonio netto sul passivo è stata pari al 34,4% nel 2023, tre punti percentuali in più rispetto all’anno precedente, sei al di sopra dei livelli del 2019, con miglioramenti che hanno caratterizzato tutte le classi dimensionali e le filiere settoriali.
L’analisi di Intesa Sanpaolo conferma ancora una volta il legame diretto tra innovazione, sensibilità green e performance, con evidenze empiriche chiare: le imprese distrettuali con impianti di autoproduzione di energia hanno Ebitda di quasi due punti superiori e anche la presenza di certificazioni di qualità opera nella stessa direzione, vantaggi che si estendono anche a chi ha in portafoglio marchi e brevetti, così come certificati ambientali.
Altro percorso avviato è quello nel capitale umano: tra 2011 e 2023 gli addetti con alte competenze manageriali e impiegatizie dei distretti sono aumentati di quasi 100mila unità, salendo di quasi tre punti al 24% del totale. Investimenti in innovazione e know how che si traducono in una maggiore produttività, con un valore aggiunto per addetto ad oltre 65mila euro, seimila in più rispetto al periodo pre-covid, in crescita costante anno dopo anno.
Tenendo conto di variabili di crescita e di parametri di bilancio, il distretto migliore è quello dei dolci di Alba e Cuneo ma più in generale anche in questa classifica sono sempre le aree agro-alimentari le più performanti, con ben sei distretti classificati all’interno della top ten identificata.
In prospettiva, a pesare sul 2025 è l’incognita dei dazi verso Washington, che coinvolge uno svocco chiave. Nel 2024 l’export dei distretti in questo mercato ha infatti toccato un nuovo record, sfiorando i 18 miliardi di euro, l’11% del totale. Ai primi tre posti per valori esportati si posizionano meccanica (5,7 miliardi), beni di consumo della moda (4,8 miliardi) e alimentari e bevande (3,7 miliardi). La rilevanza degli Stati Uniti è particolarmente alta per i distretti specializzati in prodotti e materiali da costruzione (16,5%), mobili (15,2%), alimentari e bevande (12,9%), meccanica (11,7%) e beni di consumo della moda (11,3%).
Fonte: Il Sole 24 Ore