Djokovic resta Re, ma il futuro è Sinner. Stasera tocca all’Italia

Djokovic resta Re, ma il futuro è Sinner. Stasera tocca all’Italia

Però, come Tomba e Valentino, Jannik ci ha ridato il gusto per la vita, per lo sport, per un mondo che non sia solo una interminabile sequenza di guerre, omicidi e volgarità. Il mondo non è né bello né rassicurante, soprattutto in questi mesi, ma Sinner riesce ancora a entusiasmarci, a farci salire su quella meravigliosa macchina dei sogni che è lo sport quando è davvero sport. A questo servono i grandi campioni, a farci sperare che, a volte, mettendoci in discussione, e andando contro corrente, qualsiasi obiettivo è raggiungibile. Non va sempre così. ma crederlo è bello.

Con l’Ucraina giocare per vincere

Una piccola certezza in questo mondo senza certezze l’abbiamo: con Spalletti siamo tornati a segnare. Ne siamo ancora capaci, rigori di Jorginho a parte. Cinque gol in una volta sola non li facevamo da più di due anni, esattamente dall’otto settembre del 2021 quando nella qualificazione per i mondiali strapazzammo la non irresistibile Lituania per 5-0.

Poi arrivò quello strano mal di gol che ci portò allo spareggio con la solita Macedonia che ci fu fatale. Anche in quella funesta serata palermitana, alla fine punita dal contropiede macedone, l’Italia andò in bianco. Un digiuno quasi inspiegabile, forse figlio di una nazionale minore che, dopo il trionfo dell’Europeo, si era sgonfiata come un palloncino bucato.

Ecco perchè stasera a Leverkusen (ore 20.45), dove con l’Ucraina ci giochiamo il pass per Germania 24, non dobbiamo aver paura. Perchè sono casomai gli ucraini a doverci temere. Lo straripante successo di venerdì l’olimpico, al di là dei non giustificabili cali di tensione sul 3-0, ci permette di partire con due risultati a disposizione. Sia la vittoria, sia il pareggio ci garantiscono infatti il secondo posto nel girone e la qualificazione al’Europeo. in caso di sconfitta, si andrebbe nella palude dei play off, ma gli azzurri non ci devono nemmeno pensare. Come ha detto Barella, devono invece giocare con lo spirito del primo tempo, aggressivi, veloci, sempre in movimento, pronti a colpire con le rasoiate di Chiesa e di chi si propone a far gol. La parte migliore di questa nuova italia di Spalletti, oltre a una ritrovata passione, è la sua capacita di mandare tutti a rete. Non abbiamo Mbappè o un Harry Cane, però abbiamo tante soluzioni alternative.

Un attacco con molte frecce.

Chiesa sulla fascia è stato devastante. Come pure Raspadori che, oltre a firmare il liberatorio 4-2, ha fatto un gran lavoro per aprire gli spazi agli altri azzurri, con quel magnifico assist a Darmian che ha permesso di sbloccare il risultato dopo solo 17 minuti.L’Ucraina certo non è la Macedonia. Il loro tecnico, Rebrov, ha ricostruito una nazionale delusa per aver perso il treno del Mondiale e soprattutto sotto choc per l’invasione russa. Una nazionale che però ha reagito con determinazione ferrea diventando simbolo di un paese che non si piega. Nel nostro girone, tra l’altro, ha perso solo con l’Italia a San Siro e pareggiando anche con l’inghilterra (1-1) capolista incontrastata. Andare all’Europeo, con la Russia fuori, sarebbe un traguardo immenso per un paese in guerra da quasi due anni. Pur disponendo di un buon attacco, e di buoni trequartisti (Mudryk e Tsygangov), l’Ucraina preferisce lasciare l’iniziativa all’avversario per colpirlo poi in contropiede. Sarà quindi importante che l’Italia si muova con quel palleggio veloce che si è visto nel primo tempo all’olimpico. Un palleggio filtrante che la tenga sotto pressione fino a quando non si apre una crepa. Raspadori è stato molto bravo ad aprirle. Stasera dovrebbe toccare a Scamacca. meno veloce ma potente e comunque in grado di muoversi da centravanti arretrato.

Fonte: Il Sole 24 Ore