Djokovic trionfa a Roma per la sesta volta: «Ora punto al Roland Garros»
Novak Djokovic torna a Roma, ottiene il suo sesto titolo agli Internazionali d’Italia e la vittoria numero 1001 della sua carriera e archivia definitivamente nell’album dei cattivi ricordi i veleni di inizio anno, quando era stato escluso dagli Open d’Australia per le sue posizioni no-vax. Ora l’obiettivo è il Roland Garros, dove il serbo si presenta come grande favorito, soprattutto alla luce dei problemi fisici di Rafa Nadal.
Superato in finale il greco Tsitsipas
Il serbo, numero uno del ranking, ha superato in finale il greco Stefanos Tsitsipas, numero 5 della classifica mondiale, in due set con il risultato di 6-0, 7-6 dopo un’ora e 36 minuti di gioco. È stato un match poco spettacolare e molto costellato da errori gratuiti, in gran parte di Tsitsipas che non è riuscito a tenere il ritmo dei match precedenti, probabilmente anche per il livello di Djokovic. Il greco ha mostrato problemi di tenuta psicologica ad affrontare finali di questo livello: lo scorso anno si era fatto rimontare due set proprio da Djokovic nella finale del Roland Garros. Quest’ultimo sale così a sette vittorie su nove confronti contro Tsitsipas e fa salire a sei il conto degli Internazionali d’Italia vinti su dodici finali disputate.
Djokovic: bello arrivare ora al Roland Garros forte di questo successo
«Sono piacevolmente sorpreso di me stesso, ho giocato un primo set perfetto. Ero un po’ teso all’inizio del secondo e due punti possono far girare la partita. Si poteva facilmente andare al terzo set ma ho trovato i giusti colpi e il giusto tempo. Penso di essere stato al tie break un centimetro migliore di lui. È bello arrivare ora al Roland Garros forte di questo successo» spiega Djokovic. «Se sono tornato? Due giorni fa ho giocato alla grande e nelle ultime due settimane il livello di forma è salito. Questo campo è sempre stato molto speciale per me, mi ha dato fiducia e gioia, le emozioni positive per alzare il mio livello di forma in momenti in cui ero giù la città dà una bella energia» aggiunge. Djokovic ha speso parole di incoraggiamento per il rivale: «Stefanos è un ragazzo umile, sono sicuro che vincerà tanti trofei in futuro. Ringrazio Roma e l’Italia, che mi hanno sempre dato emozioni positive quando stavo giù, dico grazie per l’energia e il supporto. Questa vittoria – conclude Nole – è per mio figlio Stefan: oggi ha giocato la sua prima partita di tennis e spero abbia vinto».
Iga Swiatek si conferma regina di Roma
Poche ore prima la finale femminile si era invece chiusa con il successo di Iga Swiatek, che si è confermata regina di Roma. La numero uno del ranking e del seeding ha sconfitto 6-2 6-2, in un’ora e 22 minuti di partita, la tunisina Ons Jabeur, settima nel ranking e nona testa di serie, inanellando la 28esima vittoria consecutiva (la quarta striscia positiva più lunga dell’Era Open), la 35esima di questo 2022 (la 27esima in due set) contro appena 3 sconfitte.
La 79esima edizione degli Internazionali si chiude con qualche polemica
Si chiude quindi la 79esima edizione degli Internazionali con un bilancio in forte crescita ma anche con qualche polemica e con l’affondo contro il presidente del Coni, Giovanni Malagò. «È un’edizione che a mia memoria non ha precedenti – sottolinea il presidente federale Angelo Binaghi – per l’impegno mostrato e l’attaccamento al torneo». Poi è il momento dei dati, finalmente aiutati da una ripresa economica e sociale post pandemica. «Gli hotel a Roma sono pieni al 90% e in particolare grazie alla nostra manifestazione con un turismo definito di qualità e quindi con grande capacità di spesa – spiega Binaghi. Superato anche l’incasso del gran premio di F1 di Monza del 2019 che aveva il suo record con 15,6 milioni di euro».
Fonte: Il Sole 24 Ore