Dombrovskis in Cina: la missione su commercio, investimenti, auto

Dombrovskis in Cina: la missione su commercio, investimenti, auto

Secondo le informazioni raccolte qui a Bruxelles, il vicepresidente si recherà prima a Shanghai e poi a Pechino. Nella capitale cinese si terrà un incontro al vertice tutto dedicato all’economia e al commercio, con l’obiettivo di preparare il prossimo summit Ue-Cina previsto a fine anno.

Quattro i temi sul tavolo in questa circostanza: la situazione macroeconomica, il commercio e gli investimenti, le catene di valore, e i servizi finanziari.

Il Paese asiatico è diventato improvvisamente più minaccioso agli occhi europei

Basta dare una occhiata alle più recenti misure legislative entrate in vigore in Cina. Nel giro di pochi mesi, la dirigenza cinese ha varato una legge dedicata alle relazioni internazionali che fa della “sicurezza nazionale” un obiettivo cruciale; ampie regole anti-spionaggio; così come nuove norme sull’uso dei dati particolarmente invasive. Fare affari nel Paese è diventato più ostico e più pericoloso.

In questo contesto, l’Unione europea sta tentando un processo di riduzione dei rischi nei confronti della Cina, rimettendo in discussione alcune delle catene di produzione. Nota Simone Tagliapietra, economista del centro-studi Bruegel a Bruxelles: «L’esposizione europea alla Cina è molto importante. Per esempio, liberarsi dalla dipendenza cinese nel campo delle terre rare è complicato. Per aprire una miniera in Europa sono necessari dagli otto ai dieci anni, cinque anni con un esame accelerato della pratica».

Secondo le informazioni raccolte qui a Bruxelles, il vicepresidente Dombrovskis vorrà spiegare alle sue controparti cinesi che il deterioramento dell’ambiente economico provocato dai più recenti provvedimenti legislativi rischia di essere controproducente. Indurrà da parte europea un calo degli investimenti e delle importazioni, a tutto danno sia di Pechino che di Bruxelles. Nei fatti, la Commissione europea vorrà sottolineare l’interesse reciproco ad avere rapporti migliori.

Fonte: Il Sole 24 Ore