Don Maurizio Patriciello replica al governatore De Luca: «Una pugnalata al cuore»
Scontro tra la premier Giorgia Meloni e il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, dopo che quest’ultimo ha definito don Maurizio Patriciello – parroco di Caivano sotto scorta per le minaecce della camorra – il «Pippo Baudo dell’area nord di Napoli». «De Luca deride don Patriciello, un segnale spaventoso», è stato il commento della premier. «Una pugnalata al cuore», ha definito le frasi di De Luca il sacerdote intervistato ai microfoni di Radio24.
Don Maurizio come commenta le “ offese” del governatore De Luca?
Ieri dopo una giornata di lavoro sono arrivato a casa veramente stanco, solo con il desiderio di riposare un poco e leggere qualcosa in santa pace. Ho letto queste notizie sui social e ho avvertito come una pugnalata al cuore. Se mi avesse insultato un nemico lo capirei. Io sono sotto scorta perché il nemico mi vuole male, mi vuole mettere a tacere, la camorra ha messo una bomba fuori alla mia chiesa, il mio operato dà fastidio ma io annuncio solo il Vangelo che è dignità, libertà, solidarietà, ma anche denuncia del male. L’altro giorno c’è stato un convegno a Montecitorio sul premierato, c’erano relatori di altissimo spessore culturale e politico, di diversa appartenenza politica. Sono stato invitato anche io, non dalla premier Meloni, ma dal commissario che abbiamo a Caivano. Ho apprezzato tantissimo gli interventi, tutti di altissimo livello.
Come si spiega questo attacco allora ?
Io sono un prete, ho sempre chiesto aiuto alle istituzioni, a cominciare da quelle locali, ma se l’amministrazione locale è in combutta con la camorra a chi dovevo rivolgermi. Negli anni ho interpellato il governo Renzi , poi ho interpellato il governo Conte e poi siamo arrivati allo stupro terribile di due bambine. Così, questa estate, mi sono rivolto direttamente, con un messaggio, alla Meloni: vieni a riportare lo stato in questo luogo dove lo stato non c’è le ho scirtto. Lei poi è venuta , a distanza di una settimana, il 31 agosto e ha preso degli impegni che sta mantenendo. Il mio non è un giudizio sul governo Meloni, io sono un prete, la mia è una testimonianza su quello che il governo sta facendo a Caivano. Nei problemi politici io non sono mai entrato e neppure ci voglio entrare. Ora però ho il dovere di rispondere. Che un governatore si metta ad irridere un prete che vive sotto scorta, pubblicamente, chiamandolo Pippo Baudo mi addolora. A De Luca dico se hai voluto offendermi ci sei riuscito ma se da domani la camorra mi irriderà, questa cosaccia brutta brutta e pericolosa, pericolosa sappi che è dovuta anche al mio governatore e questa è una cosa che veramente mi fa soffrire tanto.
Fonte: Il Sole 24 Ore