Dopo i voli, treni nel caos: Italia divisa in due

Sono giornate nerissime per chi deve viaggiare in aereo, in treno, oppure in auto, proprio in coincidenza con le grandi partenze per le vacanze. Senza dimenticare i pendolari e chi deve comunque spostarsi per necessità. Venerdì un disastro informatico ha mandato in tilt il trasporto aereo in tutto il mondo, con oltre 5.300 voli cancellati (231 in Italia) e la paralisi di moltissimi aeroporti. Fine settimana di passione, in particolare in Italia, per chi doveva prendere il treno, con pesanti ritardi su treni regionali e ad Alta velocità. Epicentro della crisi: la stazione di Firenze Santa Maria Novella. Da giorni i sindacati dei trasporti (Uiltrasporti) denunciano «i frequenti e consistenti ritardi accumulati dai treni tra guasti dell’infrastruttura e degradi del materiale rotabile». E ieri un nuovo caso. Ancora protagoniste la stazione Fs di Santa Maria Novella e la linea Firenze-Roma, mentre la linea ferrovia Tirrenica meridionale resta interrotta a causa di un deragliamento di un terno merci avvenuto alcuni giorni fa a Centola (Salerno), con gli amministratori locali che parlando di «una batosta per il turismo del Sud». Ma andiamo con ordine.

Firenze nel caos

Il tabellone partenza di Santa Maria Novella comincia a dare i numeri, dei ritardi, fin dalla prima mattina di ieri: 70 minuti per Milano. Mezz’ora per Venezia e ancora mezz’ora per Torino Porta Nuova. La causa, come fa sapere Trenitalia, è un altro guasto agli impianti di circolazione sull’Alta velocità Firenze-Roma. Questa volta provocato dai fulmini. Si annuncia una nuova giornata di caos per l’Italia dei binari. Il primo giorno nero è stato venerdì con il guasto in prossimità di Rovezzano (Firenze) che ha messo in ginocchio tutta Italia per una giornata intera con ritardi anche di 160 minuti. Sabato un’altra mattinata da incubo, questa volta non per un guasto, ma per una persona che camminava sui binari. Ieri i viaggiatori si sono svegliati con un altro guasto tecnico e altri ritardi. Il caso, secondo quanto riporta il Corriere fiorentino (versione online), è scoppiato alle sei di mattina: un guasto alla linea nell’aretino ha provocato il rallentamento di tutti i treni in coda, Alta velocità, Intercity e regionali. Si sono accumulati ritardi fino a 70 minuti. Nel frattempo, sul posto sono intervenuti i tecnici di Rfi, che alle 9,30 avevano finito di riparare il danno. Alle nove di mattina la situazione è tornata regolare in direzione Roma, ma verso Nord ci sono ancora rallentamenti. Alle 11 sull’alta velocità ancora ritardi fino a 86 minuti in direzione Nord, fino a 29 in direzione Sud. Poi la situazione è andata in progressivo miglioramento.

Tirrenica interrotta

Si annunciano giorni complicati per i collegamenti ferroviari tra Calabria, Basilicata e Campania. Trenitalia ha consigliato nei giorni scorsi ai viaggiatori di riprogrammare gli spostamenti verso il Cilento (Campania meridionale) visto che raggiungere la regione sarà particolarmente arduo. Fino al prossimo venerdì, salvo ulteriori imprevisti, la Tirrenica meridionale sarà interrotta a causa del deragliamento di un treno merci a Centola avvenuto all’incirca due settimane fa. «Una vera mazzata», la definisce il sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta, «per una terra già afflitta da problemi di collegamenti. È un duro colpo in piena estate, quando c’è da lavorare con il turismo”. Per i prossimi quattro giorni, le mete turistiche di Palinuro, Camerota, Ascea, Pollica, Acciaroli e altre località saranno inaccessibili via treno. Chi viaggia da nord dovrà fermarsi a Battipaglia, mentre chi arriva da sud (Reggio Calabria) si fermerà a Sapri, con la necessità di proseguire il viaggio con gli autobus sostitutivi. Nelle tratte Milano-Siracusa, Torino-Reggio Calabria e Roma-Siracusa-Palermo non circoleranno gli intercity notturni per tutta la durata dell’interruzione.

Disagi a ripetizione

Ma in Italia i problemi sui binari durano da un po’. Lo scorso 30 giugno, per un guasto alla linea elettrica di Roma Termini, si sono accumulati ritardi superiori all’ora. In questa fase, causa i lavori del Pnrr, sono attivi lungo la rete ferroviaria nazionale circa 4mila cantieri. A frane le spese è soprattutto il trasporto merci, come hanno ripetutamente denunciato le associazioni di categoria (Fermerci e Fercargo) con cancellazioni di treni e deviazioni di percorso ma anche i passeggeri soffrono. Quando il problema non è il sovraffollamento della rete, ci pensano i problemi di età di alcuni convogli. Il 21 giugno il Frecciarossa 9422 appena partito da Roma rimase fermo tre ore all’altezza di Settebagni per un problema al locomotore, anche in questo caso con conseguenze su tutta la linea.

Fonte: Il Sole 24 Ore