“Dreams”, l’Orso d’oro arriva nelle sale italiane

“Dreams”, l’Orso d’oro arriva nelle sale italiane

Colpisce soprattutto il delicato uso che viene fatto della voce narrante nella prima parte della pellicola: è come se anche noi spettatori fossimo i lettori delle testimonianze della protagonista. È la stessa Johanne a descriverci le emozioni che sta provando di fronte a quel suo primo amore: mentre la ascoltiamo, vediamo riflesso sul suo volto ciò che ci sta raccontando e riusciamo così a empatizzare fortemente con quell’esperienza tanto nuova e così intensa.

Ottima costruzione dei personaggi

Oltre alla giovane protagonista, colpisce la costruzione dei personaggi della madre e della nonna di lei, due figure che, scoprendo quanto avvenuto a Johanne, riflettono sia sulla nascita di una passione così forte come quella che lei descrive, sia sul talento letterario della ragazza e su come il suo diario possa diventare una pubblicazione a tutti gli effetti.

Col passare dei minuti il focus del discorso si sposta sempre più verso un ragionamento sul sottile confine tra realtà e finzione: la madre chiede ripetutamente a Johanne se ciò che ha scritto è avvenuto davvero, prima di avere un confronto decisivo con quell’insegnante che ha fatto nascere la prima infatuazione in sua figlia.

Delicato ed essenziale, “Dreams” ha qualche passaggio meno riuscito di altri, ma per l’intera visione rimane alta la capacità di coinvolgere il pubblico in maniera intelligente, approdando poi a una conclusione incisiva e capace di lasciare ulteriori spunti allo spettatore.

Hokage – Ombra di fuoco

Al cinema questa settimana arriva anche “Hokage – Ombra di fuoco”, film presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 e diretto da Shin’ya Tsukamoto, uno dei più grandi registi del cinema giapponese contemporaneo.

Fonte: Il Sole 24 Ore