Dussmann Italia, al via il piano per aumentare l’offerta di servizi

Dussmann Italy vara un piano industriale per differenziare e aumentare l’offerta di servizi per le imprese e la Pa. «Nei prossimi 2-3 anni ci concentreremo sull’efficientamento energetico puntando su formule come il project financing e il project leasing – anticipa Renato Spotti, presidente e ad di Dussmann Italy -. Abbiamo anche investito in nuovi servizi come la sicurezza, i servizi per la terza età, il noleggio e la sterilizzazione dei ferri chirurgici, servizi per il comparto alberghiero ma anche per gli impianti di climatizzazione per server farm e centri di calcolo dove stiamo sviluppando nuove soluzioni oltre all’integrazione tra i vari servizi». Una offerta sempre più eterogenea che si aggiunge ai servizi tecnici, alla manutenzione degli impianti degli immobili e l’efficientamento energetico. «Il nostro futuro sarà orientato verso nuovi segmenti, in particolare l’ambito impiantistico, la manutenzione e l’efficienza energetica – continua l’ad -. Ci stiamo preparando per operare come Energy service company (Esco ndr) per l’efficientamento energetico, perché entro il 2030 sarà essenziale ridurre drasticamente gli sprechi energetici degli immobili, in linea con gli obiettivi di sostenibilità della Ue».

Con l’ampliamento dell’offerta i ricavi, a parità di perimetro, nel 2025 dovrebbero raggiungere il miliardo contro i 883 del 2023 e con un budget per l’anno corrente intorno ai 920 milioni. A seguito dell’evoluzione dell’offerta cambierà anche il mix del fatturato: attualmente il settore privato rappresenta oltre il 18% del fatturato ma l’obiettivo è di arrivare al 30% mentre la quota restante è realizzata con la Pa. Questa crescita farà aumentare l’organico che dai 25mila dipendenti di oggi raggiungeranno i 26-27mila nel 2026. «Dovremmo essere l’azienda tedesca con il maggiore numero di addetti in Italia, il nostro è un testa a testa con Lidl» rimarca sorridendo Spotti. La catena di discount conta su circa 22mila collaboratori.

Oggi il core business di Dussmann in Italia è legato a due aree di attività: circa 500 milioni di fatturato sono realizzati con i servizi di pulizia in scuole, strutture sanitarie e rsa. «Vogliamo puntare su porti, aeroporti e, più in generale, il trasporto pubblico, i musei e il mondo della cultura – spiega l’ad -. Altri 300 milioni arrivano dalla ristorazione collettiva scolastica e sanitaria e vogliamo incrementare l’attività verso la clientela aziendale». Un altro centinaio di milioni è realizzato con i servizi di manutenzione e l’impiantistica pubblica e privata. «Qui abbiamo una quota molto inferiore rispetto agli altri competitor attivi nel facility management – segnala Spotti -. Abbiamo una offerta diversificata per risolvere tutti i problemi non core dei nostri clienti con una gamma di servizi integrata ma siamo indietro rispetto ai mercati del Nord Europa».

Fonte: Il Sole 24 Ore