È diventato sempre più difficile smarrire oggetti per noi preziosi

È diventato sempre più difficile smarrire oggetti per noi preziosi

ove sarà il portafoglio? L’avrò dimenticato in palestra (come al solito) o in auto (tipico) o (orrore) sarà caduto in strada? Per controllare nell’auto dovrei però prima trovare le chiavi della stessa. E chissà dove sono finite, pure quelle…

I distratti di tutto il mondo (come il sottoscritto) dovrebbero avere un prodotto tracker. Tecnologia che per altro diventa sempre più utile e affidabile, oltre che economica. Ma va bene anche quando la distrazione non è la nostra: i tracker sono utili anche per geolocalizzare i bagagli persi negli aeroporti, mentre qualcuno li attacca persino agli animali domestici.

Ma quale scegliere? Bisogna prima di tutto sapere che i tracker ci dicono dove sono, sulla relativa app, grazie a una connessione, che di solito è bluetooth. Il bluetooth comunica con il nostro smartphone (fino a 30-100 metri di distanza, a seconda del modello). Se il nostro cellulare è nei paraggi, insomma, com’è tipico quando l’oggetto smarrito è a casa, l’app ci dirà dove trovarlo su una mappa oppure con un sistema di navigazione che ci guida passo passo.

Possiamo anche farlo suonare, per identificarlo, magari tra le pieghe del divano: lo squillo è abbastanza potente.

In più, questi tracker ci possono mandare una notifica quando perdono la connessione con il cellulare: così ci ricordano se abbiamo lasciato il portafoglio a casa, ad esempio, quando siamo già in auto. E possiamo tornare subito a prenderlo.

Fonte: Il Sole 24 Ore