È la Russia il primo rischio geopolitico per la Ue nel 2025

È la Russia il primo rischio geopolitico per la Ue nel 2025

BRUXELLES – È un panorama preoccupante quello tratteggiato in un rapporto dell’Istituto universitario europeo, tutto dedicato ai rischi geopolitici che l’Unione europea sarà chiamata ad affrontare nel 2025. Tra i pericoli più elevati c’è la decisione americana di ritirarsi dall’Europa, un intervento russo in un Paese europeo non appartenente alla Nato, un confronto armato tra Iran ed Israele, e un attacco contro infrastrutture comunitarie.

La relazione, pubblicata martedì 28 gennaio, si basa sulle risposte di 400 esperti chiamati a stilare una classifica di 30 rischi tali da mettere in pericolo «la coerenza, l’unità, la sicurezza e la prosperità» dell’Unione europea. «La Russia occupa un posto di rilievo nell’elenco delle preoccupazioni degli esperti europei. Sette dei 30 rischi individuati dall’indagine sono incentrati sulle azioni della Russia o sul suo potenziale destabilizzante per gli interessi dell’Unione europea nel 2025», si legge nel rapporto.

In questo senso, gli esperti sentiti dall’IUE considerano che «un cessate il fuoco favorevole alla Russia nella sua guerra contro l’Ucraina» sia un rischio elevato. Nello stesso modo è un rischio elevato anche la possibilità che in Georgia si insedi un governo favorevole a Mosca. Invece gli stessi esperti ritengono che un confronto armato tra la Nato e la Russia; l’uso da parte del Cremlino di armi nucleari; e l’arrivo a Chișinău di un governo pro-russo siano rischi moderati.

«Le pressioni esercitate su Kiev affinché accetti un compromesso affrettato con Mosca non sono solo un passo falso strategico, ma un rischio esistenziale per la sicurezza europea», ha detto Veronica Anghel, autrice dello studio. «Il nostro sondaggio mostra un consenso schiacciante tra gli esperti su questo tema (…) Ciò che colpisce è il livello di consenso su tutte le minacce emergenti, che smentisce la percezione di opinioni contrastanti che il pubblico potrebbe ricavare dai media».

Più in generale, tra i rischi da segnalare ci sono «l’uscita di scena degli Stati Uniti dal quadro di sicurezza europeo» (elevato); «un attacco cibernetico o ibrido contro infrastrutture europee» (elevato); l’arrivo verso il continente europeo di flussi migratori dal Medio Oriente (elevato); «massicci attacchi terroristici in Europa» (moderato); un conflitto tra Taiwan e Cina (moderato); un confronto militare diretto tra la Cina e gli Stati Uniti (moderato).

Fonte: Il Sole 24 Ore