È legge la direttiva Ue contro le aste al doppio ribasso nella Gdo
La direttiva Ue contro le pratiche commerciali sleali è legge. Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo al Decreto legislativo che consentirà una maggiore tutela ed equità nei rapporti contrattuali tra gli attori della filiera agroalimentare.Con il nuovo provvedimento scatta lo stop per 16 pratiche: dal rispetto dei termini di pagamento (non oltre 30 giorni per i prodotti deperibili) al divieto di modifiche unilaterali dei contratti, dalle fine delle aste online al doppio ribasso fino alle limitazioni delle vendite sottocosto. La direttiva Ue, inoltre, pone un freno al massiccio ricorso alle offerte promozionali nei supermercati, il cui onere economico ricade soprattutto sulle imprese agricole.
Di fronte alle nuove regole, tutte le associazioni agricole nazionali si dichiarano soddisfatte. Per Coldiretti, così si «garantisce un’equa distribuzione del valore lungo tutta la filiera, con lo top alle speculazioni sul cibo che sottopagano i produttori agricoli in un momento in cui sono costretti ad affrontare pesanti rincari dei costi di produzione dai carburanti ai fertilizzanti, dalle macchine agli imballaggi fino ai mangimi per alimentare il bestiame».
Per la Cia-Agricoltori italiani, le nuove norme attese da molti anni consentiranno «anche in Italia di mettere un freno alle speculazioni nel settore, riequilibrando in un’ottica più giusta i rapporti commerciali tra tutti i soggetti della filiera agroalimentare». Il provvedimento, spiega il presidente di Alleanza Cooperative, Giorgio Mercuri, giunge proprio in una fase di estrema difficolta delle imprese agroalimentari: «Grazie alla nuova legge, gli accordi commerciali in essere dovranno essere rivisti entro sei mesi dall’entrata in vigore della nuova disposizione al fine di uniformarli alle nuove regole e questa potrebbe divenire l’occasione anche per riequilibrare i prezzi ai maggiori costi di produzione».
Le regole fissate dalla direttiva «arrivano al momento giusto – dice Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia – e possono aiutare tutte le nostre filiere ad essere più trasparenti e competitive». E mentre il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, pur plaudendo al recepimento, «si riserva di valutare nel dettaglio il testo definitivo, non appena verrà ufficialmente licenziato», il direttore dell’associazione Terra!, Fabio Ciconte, lo definisce «un chiaro segnale alla grande distribuzione organizzata, che restituisce dignità agli attori della filiera alimentare, a partire dagli agricoltori e dai lavoratori agricoli».
Fonte: Il Sole 24 Ore