Eba e Mes uniscono le forze per garantire la stabilità finanziaria in Europa

L’Autorità bancaria europea (European banking authority, Eba) e il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) hanno deciso di unire le forze per garantire con maggiore efficacia la stabilità finanziaria in Europa, che è una missione condivisa dalle due istituzioni, e di cooperare in maniera più intensa e con più strumenti per prevenire le crisi, velocizzare il progresso del completamento dell’Unione bancaria e aumentare la fiducia dei cittadini europei.

L’intervento

In un intervento pubblicato stamattina, José Manuel Campa e Pierre Gramegna, rispettivamente alla guida dell’Eba e del Mes, hanno sottolineato l’importanza di una collaborazione più forte tra queste due istituzioni per irrobustire la rete di sicurezza europea. «Rafforzando la nostra capacità di individuare i rischi, rispondendo prontamente alle crisi e contribuendo a prevenirle, riduciamo al minimo i costi di un’unione bancaria incompleta. In questo modo, la nostra collaborazione colma il divario fino alla piena attuazione dell’unione bancaria”, hanno messo in chiaro, pur riconoscendo che “la fiducia alimentata da un’Unione bancaria completa rimane senza eguali».

Le modalità di collaborazione

Il rafforzamento della cooperazione tra Eba e Mes potrà prendere diverse forme: Campa e Gramegna intendono passare da regolari scambi di informazioni a dialoghi più approfonditi sulle tendenze e sulle vulnerabilità emergenti, con esercizi congiunti di simulazione di crisi e ulteriori progetti comuni, con scambi di personale.

Eba e Mes si impegnano quindi ad approfondire tutte le formule di collaborazione, a fortificare le loro capacità analitiche, a massimizzare l’efficacia dei loro strumenti e a investire nel capitale umano. Il fine ultimo è «contribuire alla prosperità in Europa». E velocizzare il completamento dell’Unione bancaria: considerata una pietra angolare della nuova architettura finanziaria europea, l’Unione bancaria «rimane incompleta» e «l’urgenza di completarla sta diminuendo». Per Campa e Gramegna, un’unione bancaria incompleta significa che i cittadini, le imprese e le banche non possono trarre tutti i vantaggi di un mercato ampio e integrato per i servizi finanziari.

Faro sull’unione bancaria

Per preservare la sicurezza finanziaria nel lungo periodo, l’unione bancaria deve «garantire integrazione, efficienza e competitività». Eba e Mes sollecitano quindi una maggiore convergenza tra le varie parti interessate sui diversi elementi costitutivi dell’Unione bancaria: «Il rafforzamento della rete di sicurezza e la garanzia di un’uguale protezione per tutti i depositanti in tutta l’unione bancaria rimangono un obiettivo indispensabile».

Fonte: Il Sole 24 Ore