Ecco cosa e come mangeremo nel 2050: addio a carne, formaggio, cioccolato e caffè?
Immaginate di sedervi a tavola tra poco più di 25 anni. Il piatto che vi troverete di fronte sarà così diverso da quello attuale da sembrarvi quasi un’esperienza aliena. A prevederlo è Cibo2050, eBook realizzato dall’Osservatorio CirFood District e «nato dalla collaborazione di 15 esperti provenienti da diversi campi di ricerca: scienza, innovazione, medicina, accademia e mondo del food», spiega Daniela Fabbi, direttrice comunicazione e marketing di CirFood, una delle maggiori imprese italiane attive nella ristorazione collettiva, commerciale e nei servizi di welfare.
Addio proteine animali e junk food
Il primo grande cambiamento riguarderà le nostre fonti proteiche. Carne e latticini, così come li conosciamo oggi, sono destinati a un progressivo ridimensionamento. Non si tratta di una scomparsa improvvisa, ma di un graduale allontanamento dettato da una crescente consapevolezza ambientale e dai limiti degli allevamenti intensivi. Al loro posto, si faranno largo proteine alternative più sostenibili. Protagonisti di questa rivoluzione saranno legumi, alghe e cosiddetti “novel food” che promettono di essere non solo più ecologici, ma anche più salutari. Un’alimentazione che guarda sempre più verso un’ottica plant based, mantenendo tuttavia le radici della dieta mediterranea.
Un altro grande assente dalle nostre tavole sarà il junk food. I consumatori del 2050 saranno sempre più consapevoli e attenti, escludendo categoricamente cibi ultra-processati, poveri di nutrienti e ricchi di zuccheri. La qualità diventerà un imperativo categorico, con un’attenzione maniacale alla composizione degli alimenti.
I saluti più dolorosi? Caffè e cacao
Forse il colpo più duro arriverà per due grandi protagonisti dei nostri menu attuali: caffè e cacao. I cambiamenti climatici minacciano seriamente queste filiere, rendendo la loro produzione sempre più complessa e costosa. Ma gli esperti sono ottimisti: non spariranno, grazie al ricorso a pratiche di coltivazione più sostenibili o all’uso di altre piante. Nel caso del cacao, per esempio, si parla già dell’uso dei carrubi per produrre un sostituto del cioccolato. Una soluzione che dimostra come l’innovazione possa venire in soccorso anche dei nostri amati prodotti alimentari.
Cibo conesso, tecnologia e personalizzazione
I luoghi del consumo alimentare subiranno una metamorfosi totale. Ristoranti, mense e locali diventeranno spazi altamente tecnologici ed esperienziali. Big data per ridurre gli sprechi, robotica e IA per analizzare i consumi, contribuiranno all’evoluzione della ristorazione
Fonte: Il Sole 24 Ore