Edilizia in legno, mercato in tenuta nel 2024 grazie alle opere pubbliche

Edilizia in legno, mercato in tenuta nel 2024 grazie alle opere pubbliche

Un mercato in continua crescita che, ancora nel 2023, ha messo a segno un incremento del 3,2% rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore di produzione di 2,3 miliardi di euro, grazie sia alla spinta degli strumenti fiscali a favore del settore delle costruzioni, sia della crescente domanda di edilizia sostenibile e innovativa.

Bioedilizia, un mercato destinato a crescere

Proprio quest’ultimo aspetto – ora che il sostegno degli incentivi comincia a venire meno – arriverà la principale leva di sviluppo per l’edilizia in legno nei prossimi anni, secondo il primo Osservatorio sul settore realizzato dalla Federazione Filiera Legno, che riunisce 351 imprese (per un fatturato di oltre 6,7 miliardi di euro) operanti nei settori edilizia, imballaggi, allestimenti e contract.

La capacità di questo materiale di stoccare anidride carbonica, unita alle sue performance elevate in termini di isolamento termico (e dunque risparmio energetico), leggerezza (e dunque possibilità di costruire in altezza, riducendo il consumo di suolo), sicurezza (è un materiale antisismico) e rapidità di costruzione, ne fanno una risposta ideale alle sempre più pressanti necessità di un mercato immobiliare e urbanistico in cerca di soluzioni sostenibili dal punto di vista ambientale, economico e sociale.

Le sfide del comparto nel 2024

Non mancano tuttavia gli elementi di criticità, come spiega il presidente della federazione, Angelo Luigi Marchetti: «Nel 2023 abbiamo mantenuto volumi d’affari in linea con l’anno precedente, ma iniziano a farsi sentire gli effetti del ridimensionamento dei bonus fiscali e delle difficoltà legate agli strumenti di cessione e sconto in fattura». Non è un caso che, nel 2024, la contrazione del mercato residenziale porti a stimare un calo tra l’8 e il 16% degli ordini acquisiti, parzialmente compenzato dalla tenuta delle opere pubbliche, sulla spinta degli investimenti del Pnrr, che tuttavia hanno registrato alcuni ritardi. In particolare, uno contributo all’edilizia in legno è arrivato e continuerà ad arrivare dall’edilizia scolastica, con 195 scuole finora costruite attraverso il programma «La scuola per l’Italia di domani», con circa il 40% dei bandi che prevede l’uso del legno per le strutture in elevazione.

Per sostente anche il comparto dell’edilizia residenziale, afferma Marchetti, è necessario un un intervento legislativo che favorisca processi di rigenerazione urbana ed efficientamento energetico, con l’integrazione di politiche ESG per attrarre investimenti sostenibili. La nostra filiera si sta trasformando: da semplici carpenterie stiamo diventando costruttori completi, pronti a cogliere le sfide di un mercato sempre più orientato alla sostenibilità». Una filiera sempre più rivolta anche all’estero, come ha ricordato Stefan Rubner, imprenditore e special advisor per le relazioni industriali in Europa della federazione: «Alcuni mercati europei , come l’Austria o la germania, sono più avanzati dell’Italia e lavorare in questi Paesi ci consente di ideare e sperimentare soluzioni innovative che possono poi essere applicate anche nel nostro Paese». Come nel caso degli edifici multipiano, da molti considerati la frontiera del futuro per il settore, grazie alle nuove tecnologie che rendono possibili soluzioni un tempo impensabili, e alla necessità di ridurre il consumo di suolo specialmente nelle città.

Fonte: Il Sole 24 Ore