Egm ai raggi X: Grifal ha pagato ai dipendenti un premio di 1.915 euro

Attenzione però: questi 6 milioni sono destinati a finanziare le iniziative già in essere, vale a dire attività di ricerca e sviluppo (che al momento si concentrano fra l’altro su un “tissue multilayer”, vale a dire una vera e propria stoffa in carta distribuita fra l’altro dal colosso Smurfit Kappa), il completamento dell’espansione del sito produttivo centrale di Cologno Al Serio, l’acquisto di nuovi macchinari e la messa a regime della joint-venture portoghese. Tuttavia va sottolineato che la creazione della nuova rete di siti produttivi europei avrà luogo in modo graduale e in partnership, richiedendo di conseguenza a Grifal un impegno finanziario non eccessivamente gravoso.

In ogni caso gli interessi sul bond e i nuovi investimenti daranno luogo a un appesantimento del saldo della gestione finanziaria, per cui il gruppo proseguirà nell’ottimizzazione dei margini reddituali intermedi. Nel 2023, a fronte di un modesto incremento dei ricavi, l’ebitda è salito del 27,8% a 5,6 milioni, l’ebit del 66,6% a 2,17 milioni e l’utile netto è più che raddoppiato da 432.000 a 887.000 euro. Questo grazie a una riduzione dei costi per materie prime pari al 12,3% a 13,5 milioni, mentre i costi per servizi sono saliti del 7,1% a 10,8 milioni ed il costo del lavoro dell’8,7% a 10,1 milioni.

Il gruppo ha incrementato da 165 a 175 il numero di dipendenti ed ha erogato al personale un premio di risultato da 1.915 euro a partire da marzo 2024. L’ebitda margin dell’area Packaging nel 2023 è stato pari al 14,3%, con un incremento del 19,9% a 4,9 milioni, e quello dell’area Macchine ha raggiunto il 19,6% a 0,7 milioni.

La promozione di cArtù

Archiviato (si spera definitivamente) lo shock sulle materie prime e l’energia che aveva interessato il 2022, per Grifal la sfida è ora rappresentata dalla promozione nazionale e internazionale di cArtù quale sostituto non solo del cartone ondulato tradizionale bensì anche del polistirolo e altri imballaggi plastici, il che si pone nella scia del nuovo Regolamento Ue sul packaging approvato ad aprile nell’ultima seduta prima della fine della legislatura europea. Dovrà però essere approvato anche dal Consiglio Europeo, entrando quindi in vigore verso la fine dell’anno.

Particolarmente stringenti saranno gli obblighi di riduzione degli imballaggi in plastica e, per limitare gli sprechi, è stata stabilita una proporzione massima di spazio vuoto del 50% (rispettata dai prodotti Grifal) che si applicherà agli imballaggi multipli e a quelli per il trasporto e il commercio elettronico. Ma soprattutto tutti gli imballaggi (salvo alcune limitate eccezioni) dovranno essere riciclabili sulla base di criteri rigorosi.

Fonte: Il Sole 24 Ore