EIT Culture&Creativity, l’innovazione a base culturale diventa realtà

Dopo alcuni ritardi ai blocchi di partenza, sembra che la EIT Culture & Creativity sia finalmente pronta a prendere il via. Considerata da molti la chiusura del cerchio di un decennio di politiche culturali internazionali, la sua istituzione rappresenta la concretizzazione delle teorie di innovazione a base culturale, secondo cui le Industrie Culturali e Creative (ICC) avrebbero il potenziale per guidare lo sviluppo sostenibile, contribuire alla coesione sociale e alla triplice transizione (energetica-ambientale-digitale), accelerando al contempo un’imprenditorialità creativa, competitiva e resiliente.

Cos’è l’EIT Culture&Creativity?

Istituita nel 2022 dallo European Institute of Technology – EIT, l’EIT Culture & Creativity rappresenta la più recente delle nove Knowledge and Innovation Community (KIC) dell’Unione Europea, ovvero grandi partenariati costituiti da aziende ed enti di ricerca, impegnati ad affrontare le sfide più urgenti dell’Unione. Scelto attraverso una selezione pubblica, il partenariato della KIC Culture&Creativity riunisce un ampio spettro di aziende e organizzazioni dei settori culturali e creativi attorno a una missione condivisa: sbloccare il valore latente delle ICC per contribuire alla crescita economica e sociale dell’Europa. Come dichiarato nell’atto costitutivo del consorzio risultato vincitore, quello guidato dall’istituto tedesco Fraunhofer-Gesellschaft e composto da oltre 50 partner europei, tra cui Fondazione Cariplo, ARTER, Fondazione Fitzcarraldo, CNR, MateraHub e ETT spa, lo IULM di Milano e l’Università di Bologna: “l’EIT Culture & Creativity è una Comunità della Conoscenza e dell’Innovazione che riunisce creativi di ogni ambito per ripensare il nostro modo di vivere come europei. Ciò include ripensare il modo in cui attualmente gestiamo i nostri settori economici e dare potere ai creativi affinché li trasformino secondo la loro visione delle transizioni verde e digitale”.

La EIT Culture & Creativity integra il lavoro dell’EIT con un nuovo strumento, aggiungendosi agli otto istituti già esistenti e costituiti a partire dal 2008. Essi sono: la EIT Climate, impegnata ad accelerare la transizione verso un’economia a zero emissioni di carbonio, la EIT Digital dedicata a guidare la trasformazione digitale, la EIT Food impegnata a riorganizzare la filiera della produzione alimentare, la EIT Health impegnata ad promuovere uno stile di vita sano e a renderlo più accessibile, la EIT InnoEnergy volta a realizzare un futuro energetico sostenibile, la EIT Manufacturing orientata a rafforzare la competitività dell’industria manifatturiera europea, la EIT Raw Materials con l’obiettivo di promuovere la sostenibilità del settore dei minerali, dei metalli e delle materie prime e la EIT Urban Mobility volta a promuovere degli spazi urbani più vivibili anche attraverso la mobilità.

Come funzione la EIT Culture&Creativity

La EIT Culture & Creativity è finanziata attraverso il programma quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione Horizon Europe con una dotazione complessiva di circa 300 milioni di euro per i prossimi 14 anni. Dal momento della sua costituzione, la nuova KIC ha ricevuto una sovvenzione di 6 milioni di euro per dare corpo alla complessa struttura organizzativa della EIT Culture&Creativity, definire i suoi indirizzi strategici e costruire il business plan che l’Istituto avrebbe dovuto implementare a partire dal 1° gennaio 2024, quando appunto si prevedeva che la KIC sarebbe diventata operativa. Tuttavia, nonostante il programma serrato, l’avvio della EIT Culture & Creativity è stato posticipato a causa della mancata approvazione dell’Agenda Strategica 2024-2027 da parte dell’EIT, che ha costretto il direttivo a rivedere in parte la sua missione e i suoi indirizzi per assicurare al nuovo istituto una maggiore previsione di sostenibilità finanziaria a lungo termine. Il modello di funzionamento di tutte le EIT prevede, infatti, una riduzione graduale dei finanziamenti da parte dei programmi europei, che passano dal 100% nei primi quattro anni fino allo 0% entro il 15° anno. Si prevede che tale diminuzione venga compensata sia attraverso le nuove partnership che l’istituto è tenuto a sviluppare, sia mediante un articolato meccanismo di ritorno finanziario, basato su share e revenue fee provenienti dai progetti finanziati.

Dopo una serie di rinvii, l’Agenda Strategica della EIT Culture & Creativity è stata finalmente approvata a fine luglio 2024, segnando l’effettivo avvio di questo importante istituto, considerato uno dei progetti più ambiziosi mai realizzati a livello europeo per le Industrie Culturali e Creative (ICC).

Fonte: Il Sole 24 Ore