Emergenza casa, a Roma servono 95mila abitazioni nei prossimi 10 anni

Emergenza casa, a Roma servono 95mila abitazioni nei prossimi 10 anni

“Dobbiamo reperire 95mila abitazioni nei prossimi 10 anni per sopperire alla richiesta delle fasce a basso reddito e delle cosiddette ‘grigie’, cioè coloro che fino a ieri potevano permettersi una casa ma oggi non più”. Lo ha detto il presidente di Ance Roma-Acer, Antonio Ciucci, in occasione dell’evento organizzato martedi 4 marzo dall’associazione dei costruttori romani “Abitare a Roma. Sfide e proposte per una casa sostenibile”

“È un numero stratosferico, l’edilizia residenziale pubblica e quella sovvenzionata dagli anni 90 non si fanno più perché non arrivano più le risorse nazionali e i piani di zona si sono bloccati per questioni legate agli espropri dei terreni”, ha aggiunto Ciucci. Un bene primario sempre più irraggiungibile, anche e soprattutto nella città più densamente popolata d’Italia, Roma. Al confronto organizzato dai costruttori di Ance Roma-Acer hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Federico Freni, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, gli assessori di Roma Capitale Maurizio Veloccia (Urbanistica e Città dei 15 minuti) e Tobia Zevi (Casa e Patrimonio), l’assessore regionale Pasquale Ciacciarelli (Politiche abitative, Case popolari, Politiche del mare, Protezione civile) e la neo presidente della Commissione speciale del Parlamento europeo sulla crisi abitativa nell’Unione Europea, Irene Tinagli. Che ha annunciato un rapporto entro la fine delll’anno. “La commissione ha un orizzonte breve: in un anno produrrà un report di iniziativa politica che possa dare alla Commissione Europea una serie di indicazioni e raccomandazioni, abbiamo già iniziato le audizioni”, ha detto Tinagli.

Il Direttore generale di Scenari Immobiliari, Francesca Zirnstein, ha illustrato, nella sua relazione, il quadro dell’emergenza abitativa e della domanda di case nella Capitale. “Il tema casa non riguarda solo Roma, ormai è esploso in tutta Italia e in Europa”. A rimarcarlo, nel corso del suo intervento, il Presidente Ance Roma – Acer, Antonio Ciucci. “È un problema complesso a cui non può essere data una risposta univoca. C’è sempre più bisogno non solo di fare case ma di fare case sostenibili sotto il profilo energetico, economico e della sicurezza. Case accessibili anche per quella fascia grigia di popolazione che sempre più sta sperimentando un’erosione del reddito e, dunque, sempre meno può permettersi l’acquisto di un’abitazione. Dobbiamo reperire 95mila abitazioni nei prossimi dieci anni per sopperire alle richieste di questi cittadini e delle fasce a basso reddito”. E poi “c’è da risolvere un altro problema, quello relativo all’accesso al credito: se nel 2007 il settore bancario destinava oltre 52 miliardi di euro agli investimenti in costruzioni, nel 2023 l’importo è sceso a 11,3 miliardi”. Le proposte dei costruttori, ha proseguito Ciucci, “guardano da una parte a un tavolo nazionale, che stiamo seguendo con Ance e Confindustria, per affrontare la questione con leve urbanistiche, finanziarie e fiscali, senza tralasciare gli aspetti sociali. Dall’altra, sul piano locale, si può certamente agire lavorando, ad esempio, sulla densificazione dei piani di zona della 167 e sul patrimonio pubblico, non solo del Comune ma anche dell’Ater, su cui attivare interventi in partenariato con i privati”.

Fonte: Il Sole 24 Ore