Emergenza casa: in difficoltà 1,5 milioni di nuclei familiari, in 400mila nelle liste d’attesa

Un milione e mezzo di nuclei familiari vive una condizione di disagio abitativo acuto o grave, cioè fatica a pagare l’affitto o le rate del mutuo; almeno 400mila sono registrati nelle liste di attesa per un alloggio popolare nei Comuni. Ad essere colpiti sono soprattutto famiglie numerose, lavoratori precari, giovani studenti. Sono dati emersi durante l’incontro a Cinisello Balsamo nell’ambito del Festival Generazioni promosso dalla cooperativa Uniabita.

È stata Rossana Zaccaria, presidente di Legacoop Abitanti, a ricordare il trend dei numeri dell’emergenza casa. Gli assessori Piefrancesco Maran (Milano), Paolo Mazzoleni (Torino), Emily Clancy (Bologna) stanno affrontando la pressione del bisogno abitativo, con l’urgenza di un’offerta accessibile economicamente e nuova nelle forme.

I Comuni stanno discutendo insieme di risorse, strumenti, ruolo della cooperazione di abitanti. Per Zaccaria «non è più rinviabile una risposta a questa emergenza: si dia attuazione ad un Piano strutturale per la casa, sulla cui necessità concordano sia il Ministro delle infrastrutture sia le forze di opposizione, definendo, in vista della legge di bilancio, proposte che siano sostenibili e che vedano la collaborazione di tutti i soggetti interessati, a partire dalla cooperazione di abitanti che nella sua esperienza ha maturato buone capacità gestionali e attenzione alla dimensione sociale».

A Milano dal 2015 ad oggi sono cresciuti i prezzi di locazione e vendita di circa il 40% e i salari invece di circa il 5%. Per quanto riguarda gli studenti, la domanda di stanze singole è aumentata del 27%, con una punta del 55% a Roma e i prezzi medi vanno da 626 euro al mese per una stanza a Milano (+1% rispetto al 2022), a 482 a Bologna (+8%), città che supera Roma dove il prezzo medio è di 463 euro.

«Siamo chiamati a creare un veicolo locale sulla casa, perché al momento non c’è supporto nazionale. Occorre cercare di generare risorse e aumentare l’offerta di case popolari. Non può esserci una strategia difensiva ma vorremo passare a Milano da 28mila a 35mila case popolari e abbiamo bisogno di estendere la fascia di cittadini che vogliamo tutelare dal mercato», afferma l’assessore alla Casa Pierfrancesco Maran,

Fonte: Il Sole 24 Ore