Emissioni, in Italia nel primo trimestre 2024 rallenta il calo al 3%

Rallenta il calo delle emissioni di CO2 in Italia. Secondo le previsioni di Ispra sui dati economici del primo trimestre 2024, nell’anno in corso «per le emissioni tendenziali di gas climalteranti si stima una decrescita del 3%». Il calo era stato calcolato del 6,3% nell’ultimo trimestre del 2023. La produzione di CO2 scende in tutti i settori, tranne in quello dei trasporti, mentre in Europa l’Eurostat ha stimato un calo del 4% nel primo trimestre 2024, in linea con la discesa della fine dell’anno scorso.

Per trasporti CO2 in aumento

Secondo l’analisi di Ispra, per il settore dei trasporti si prevede un incremento delle emissioni (+0,7%) mentre per gli altri comparti si prevedono riduzioni: in calo le emissioni del settore della produzione di energia (-12,9%), dell’industria (-2,2%), del riscaldamento (-0,3%) a causa delle temperature particolarmente miti nei primi mesi dell’anno.

Il ruolo delle rinnovabili

Nel primo trimestre 2024 la richiesta di energia elettrica è risultata superiore al valore dello stesso periodo del 2023 (+0,7%) ed è stata soddisfatta al 41,8% da fonti energetiche rinnovabili, una volata tirata dall’idroelettrico che si è confermata e migliorata anche nei successivi mesi. La produzione industriale è diminuita nel primo trimestre 2024 del 3,5%. Per quanto riguarda i trasporti, i consumi di benzina sono aumentati del 1,3%, una performance positiva che ha portato poi nel semestre numeri mai così alti da 13 anni, mentre quelli di carburante per aviazione sono cresciuti del 4,8%. Diesel e Gpl sono aumentati rispettivamente dello 0,5% e dello 0,8% nel primo trimestre, mentre i consumi di gas per il riscaldamento domestico e commerciale sono diminuiti dello 0,6%.

Nel computo di Ispra, il trend tendenziale delle emissioni dall’agricoltura e della gestione dei rifiuti è considerato costante poiché è in fase di perfezionamento la metodologia di stima

Gli obiettivi Ue

In vista del raggiungimento della neutralità carbonica in Europa nel 2050, la tappa al 2030 è quella di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990, con l’aiuto delle norme contenute nel pacchetto Fit for 55%. Secondo l’European Environmental Agency, le emissioni, incluse quelle dell’aviazione internazionale, nell’Ue sono diminuite del 30% tra il 1990 e il 2021. Le attuali proiezioni degli Stati membri suggeriscono che entro il 2030 sarà raggiunta una riduzione del 48% delle emissioni nette rispetto ai livelli del 1990. Sebbene ciò indichi un aumento dell’ambizione rispetto al 41% previsto precedentemente, ciò lascerà comunque un divario rispetto all’obiettivo del 2030.

Fonte: Il Sole 24 Ore