Enel, dalle nuove reti alle pale eoliche: intelligenza artificiale nel core business
Enel si organizza per rendere strutturale l’utilizzo dell’intelligenza artificiale in tutti i settori di business del gruppo. Per coordinare e rendere efficace un utilizzo che sia rispettoso delle varie normative e regole che vengono via via emanate a livello globale, il gruppo elettrico ha creato un comitato per la governance dell’intelligenza artificiale tradizionale e generativa presieduto da Stefano Ciurli, responsabile Global Services. «La Commissione europea ha varato l’AI Act, ma il nostro gruppo deve rispettare numerose diverse regolamentazioni che incidono sulle società del gruppo presenti in 29 paesi e in 5 continenti- spiega -. Per gestire questi processi ed essere certi che la tecnologia AI acquisita, autoprodotta o magari ceduta a terzi rispetti le normative attuali e future, abbiamo scelto di istituire comitati interni, articolati in sottocomitati, nei quali sono rappresentate le direzioni dell’azienda». L’adozione di un modello, basato su una gestione globale dell’Ict, inserita nelle unità di business ma unitaria nel governo, che fornisce soluzioni a tutto il gruppo, è stata prediletta partendo dalla forte cultura digitale che Enel ha saputo consolidare negli ultimi anni: tutta l’attività del gruppo è in cloud, quindi su piattaforme digitali che rendono rapidamente replicabile nei vari processi operativi i modelli di AI adottati nelle diverse tipologie di business. «Abbiamo scelto un modello operativo che fa perno sulla struttura Ict del gruppo, presente a livello globale, in grado di sviluppare e fornire modelli di AI a vari settori di business in base alle diverse esigenze», continua Ciurli. Sono almeno otto gli ambiti nei quali si stanno implementando e sperimentando soluzioni con modelli di AI. Nel monitoraggio di reti, cantieri e pianificazione degli interventi, ad esempio, si implementano modelli esistenti e se ne sperimentano di nuovi. «Abbiamo iniziato ad utilizzare foto di cantieri fatte con gli smartphone per ricostruire attraverso l’immagine, distanze, elementi quantitativi e qualitativi sui cavi posati e elementi dimensionali dello scavo: tutto questo consente di avere un report automatico del cantiere creando un digital twin gemello digitale, con il quale rendicontare e pianificare l’attività», racconta Ciurli. Modelli con AI sono usati per la gestione dei dati relativa alla generazione con impianti rinnovabili, idroelettrici, fotovoltaici e eolici, la cui elaborazione su vasta scala può prevenire gli interventi di manutenzione o pianificare quelli di potenziamento. E ancora: l’utilizzo è previsto per la gestione delle chiamate ai call center, per selezionare rapidamente le esigenze del cliente a seconda di parole ricorrenti e indirizzarla verso l’assistenza adeguata. Nel procurement, ovvero l’attività relativa alle forniture, è possibile, ad esempio, gestire tutti i quesiti che giungono a seguito della pubblicazione di gare. «Ci arrivano centinaia di domande da fornitori di tutto il mondo in lingue diverse. Queste richieste di informazioni saranno tramite l’AI lette e organizzate in tipologie di domande alle quali è poi necessario rispondere tenendo conto delle informazioni date in precedenza. Si tratta di una attività che nella prima fase è sia di analisi sia compilativa e richiederebbe molto tempo, circa una settimana, mentre il sistema AI lo può fare in pochi minuti, semplificando il processo. Tutto questo, ovviamente, poi deve essere riletto, capito e codificato da una persona», continua il manager. Nel settore Ict l’AI aiuta i tecnici a sviluppare software fornendo codici a seconda del tipo di programma che si vuole creare: un’attività che in sede di sperimentazione consente di risparmiare il 30-40 per cento del tempo in genere necessario per le attività di sviluppo. E poi c’è l’attività di ufficio: la società ha comprato per un avvio pilota 500 licenze del Copilot di Microsoft fornite ai dipendenti, dopo una formazione di base, per sperimentare modalità con le quali organizzare meglio il lavoro o semplificare i processi: ad esempio sintesi di e-mail arrivate in certo periodo o di riunioni su Teams o altre piattaforme. La progressiva adozione di modelli di tecnologia deve camminare di pari passo con la regolazione: per questo il sistema di governance dell’AI prevede comitati detti di start up, che individuano regole e monitorano l’adozione di nuovi modelli con tecnologia AI. E poi comitati di ongoing, che presidiano l’introduzione a livello diffuso nell’attività del gruppo di modelli ormai sperimentati e coerenti con il quadro regolatorio.
Fonte: Il Sole 24 Ore