Eni cede gli asset upstream in Alaska

Eni mette a segno un’altra dismissione lungo la rotta indicata dall’ultimo piano strategico. Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha annunciato di aver siglato un accordo vincolante con Hilcorp, una delle maggiori società private americane operanti in Alaska, per la vendita del 100% degli assets di Nikaitchuq e Oooguruk detenuti in Alaska.

La strategia indicata nel piano strategico

L’operazione, come detto, si inserisce nell’ambito della strategia voluta dal ceo di ottimizzazione delle attività upstream tramite un ribilanciamento del proprio portafoglio e la dismissione di asset non strategici. La rotta indicata dal gruppo è quella di realizzare un afflusso netto di portafoglio di 8 miliardi di euro, front-end loaded, nell’arco del piano 2024-27.

I tre binari principali

Per centrare l’obiettivo, l’Eni ha indicato tre binari principali per raggiungere l’asticella degli 8 miliardi: l’ottimizzazione del portafoglio upstream, la diluizione dell’elevata partecipazione azionaria nelle scoperte esplorative e l’accesso a nuovi bacini di capitale attraverso la strategia satellitare (si pensi a Plenitude o Enilive e, in prospettiva, biochimica e Ccs) della società per sostenere la crescita dei suoi business legati alla transizione, confermando al contempo i progressi nella creazione di valore.

Il closing

Il closing dell’operazione è soggetto all’autorizzazione delle autorità locali e regolatorie competenti. Il valore dell’operazione sarà comunicato al perfezionamento della cessione.

Fonte: Il Sole 24 Ore