Esg, i Millennial americani scaricano il green. In Europa gli anziani ci credono ancora
Solo l’11% dei giovani americani appartenenti alle generazioni Millennial e Gen X ritengono importante investire in fondi che abbiano un impatto ambientale positivo. Una percentuale che sta crollando anno dopo anno: erano il 44% nel 2022 e il 27% nel 2023. Il dato emerge dal “2024 Survey of Investors, Retirement Savings, and Esg” condotto lo scorso autunno dalla Stanford University della California su un campione di 2mila investitori individuali.
Al contrario, in Europa l’appetito per gli investimenti sostenibili sembra stabile anche dopo anni sicuramente complessi per il settore. Secondo il recente sondaggio 2024 Cio Esg Survey di Deutsche Bank, condotto su 1.312 clienti delle divisioni di private banking e wealth management dell’istituto tedesco, un quinto degli investitori europei investe già con l’obiettivo di contribuire a una “società più equa”, e il 51% prevede di incrementare l’allocazione alle strategie sostenibili nei mesi a venire.
Due indagini
Le due indagini non sono perfettamente sovrapponibili, ma contribuiscono a tracciare un quadro in cui Stati Uniti ed Europa sembrano sempre più lontani, anche sul fronte degli investimenti sostenibili. Il trend negativo rilevato negli Usa è tanto più preoccupante in quanto riguarda nello specifico i giovani investitori, che erediteranno i patrimoni e la ricchezza del futuro, e la cui disaffezione non si limita alle tematiche ambientali. Anche il supporto per i gestori in grado di influenzare le politiche sociali e di governance delle aziende si è ridotto dal 47-46% del 2022 al 10%-7% del 2024, rispettivamente.
Stop ai sacrifici per l’ambiente negli Usa
Diminuisce poi la disponibilità a scontare sacrifici personali per il bene dell’ambiente. Negli Usa, un giovane investitore su tre non è disposto ad accettare alcun impatto sui propri investimenti previdenziali, neanche se dovesse servire a finanziare il raggiungimento degli obiettivi net zero.
Anche qui c’è un significativo cambiamento di rotta: nel 2022, nove Millennial/Gen Z su dieci sarebbero stati disposti a soffrire qualche perdita pur di contribuire all’azzeramento delle emissioni. Il trend negativo, secondo il sondaggio della Stanford University, è bipartisan: il calo riguarda anche i giovani che votano per il partito democratico, e che tradizionalmente sarebbero più sensibili alle politiche di sostenibilità.
Fonte: Il Sole 24 Ore